"Quadro sconcertante, serve alleanza per combattere il fenomeno"
(DIRE - Notiziario settimanale Minori) Roma, 14 ott. - "I dati presentati da Terre des Hommes destano enorme preoccupazione e ci richiamano alla necessita' di dare un senso alla tutela delle bambine e dei bambini che vivono nel nostro paese. La piaga delle violenze sessuali si puo' combattere e occorre pianificare interventi di azioni concrete che coinvolgano tutte le istituzioni facendo anche uso delle tecnologie piu' all'avanguardia. Occorre anche potenziare, dove necessario, il corpo della Polizia postale che fa un importante lavoro. Tutto questo lo dobbiamo fare con la consapevolezza che la priorita' e' una alleanza tra tutti coloro che, a diverso titolo, sono coprotagonisti della vita di un minore come educatori, familiari, istituzioni sanitarie e scuola che devono collaborare tra loro in un rapporto di leale fiducia". Lo dice Sandra Zampa, deputata del Pd e vicepresidente della commissione bicamerale sulla adolescenza e l'infanzia.
Sul rapporto 'Indifesa' interviene anche la deputata del Pd e responsabile nazionale del partito per l'infanzia e l'adolescenza, Vanna Iori. "Delinea un quadro sconcertante sul fronte delle violenze che subiscono i minori in Italia, in misura sempre crescente di anno in anno: siamo a quota 5.000, una cifra che impone alle istituzioni e a tutte le agenzie educative di rafforzare il proprio impegno a tutela del mondo dell'infanzia". Tra i numeri "drammatici" del rapporto, aggiunge Iori, "emerge prepotentemente il boom della pornografia e della pedopornografia, con le bambine e le ragazze a costituire, in percentuale, le principali vittime di chi commette abusi". Per questo, prosegue la deputata, "dobbiamo rafforzare prioritariamente la dimensione preventiva ed educativa, coinvolgendo famiglie, scuole, luoghi ricreativi ed educativi". Iori chiede "particolare attenzione alla 'cura' del territorio intesa come insieme di relazioni e azioni da promuovere per permettere ai bambini e agli adolescenti di crescere in un ambiente sano, perche' il degrado, fisico e morale, e' spesso propedeutico ad azioni di violenze e abusi da parte degli adulti", aggiunge. "L'aspetto repressivo e sanzionatorio, quando si parla di pedopornografia, e' imprescindibile e la certezza della pena non puo' essere elusa, ma va coniugato con un impegno maggiore nelle politiche di sostegno ai genitori nel difficile compito di allevare i propri figli", conclude.
(Wel/ Dire)