(DIRE - Notiziario settimanale Minori) Roma, 25 nov. - Bambini maltrattati e abusati, psicologicamente e fisicamente. Terre des Hommes accende ancora una volta il riflettore su questo fenomeno. Nel 2015, su mandato dall'Autorita' garante per l'infanzia e l'adolescenza, stimo' in 100 mila il numero dei bambini, in Italia, in carico ai servizi sociali perche' vittime di una forma di maltrattamento. Numero in costante crescita, complice anche il momento storico complesso e la crisi che continua a mordere. Il nuovo dossier della onlus "Maltrattamento e abuso sui bambini: una questione di salute pubblica" nasce per continuare a indagare in questa direzione, con l'obiettivo di riconoscere il fenomeno della violenza sui bambini quale 'problema di salute pubblica', come richiesto da tempo dall'Organizzazione mondiale della sanita'.
Si tratta di un viaggio nelle cinque strutture ospedaliere italiane piu' all'avanguardia nella preparazione tecnica e nella capacita' di intercettazione delle manifestazioni di violenza a danno di minori. Ambulatorio Bambi dell'Ospedale Margherita a Torino, Soccorso violenza sessuale e domestica SVSeD della Clinica Mangiagalli di Milano; Gaia dell'Azienda ospedaliero universitaria Meyer di Firenze; Centro regionale per la Diagnostica del bambino maltrattato dell'Azienda ospedaliero universitaria Meyer di Padova; Giada dell'Azienda ospedaliero universitaria di Bari. Non semplici riferimenti locali, ma anche regionali e talvolta nazionali, per un bacino d'utenza - sommando quello raggiunto da ognuno - di oltre 4 milioni e mezzo di minori. L'indagine ha riguardato gli ingressi di bambini e adolescenti minorenni (0-18 anni non ancora compiuti). E' stata costruita una scheda tecnica strutturata in modo tale da registrare sia dati inerenti all'equipe e il suo funzionamento operativo, sia le diagnosi effettuate e i casi poi confermati come maltrattamento.
Nel servizio Bambi di Torino, nato nel 2002, opera un'equipe multidisciplinare. Tra 2011 e 2015 ha seguito 524 casi di maltrattamento (confermati), 311 femmine e 213 maschi. Nel 39% di casi si tratta di minori tra uno e cinque anni; nel 35% dei casi di eta' compresa tra 11 e 18. Meta' di loro hanno subito un maltrattamento fisico; il 44% un abuso sessuale. In nove casi su 10 si tratta di un maltrattamento singolo. Bambi propone percorsi assistenziali intraospedalieri (condizione di urgenza, emergenza, regime di ricovero, day hospital, ambulatorio); extraospedalieri; assistenziali ambulatoriali e programmi di prevenzione.
Il Soccorso violenza sessuale e domestica della Mangiagalli di Milano tra 2011 e 2015 ha valutato 895 casi (691 femmine, 204 maschi), soprattutto minori tra 11 e 18 anni e tra uno e cinque anni. Nel 59% dei casi hanno subito un abuso sessuale, nel 31% un abuso psico-emozionale. Sette su dieci hanno subito un maltrattamento singolo. Alla struttura si rivolgono soprattutto donne vittime di maltrattamento con figli minori conviventi con loro, che quindi molto spesso hanno assistito alla violenza.
Una delle esperienze piu' innovative in Italia e' rappresentata dall'istituzione, alla fine degli anni Ottanta, di una Unita' di crisi per bambini maltrattati dell'Ospedale di Padova, che si e' velocemente imposta nel panorama nazionale e internazionale. Tra 2011 e 2015 ha seguito 490 casi confermati (254 femmine, 236 maschi). Le fasce piu' colpite si confermano essere quelle tra 11 e 18 anni e tra uno e cinque. Nel 36% dei casi si tratta di maltrattamento fisico, nel 28% di violenza assistita. La struttura su avvale di una stretta collaborazione tra personale medico e autorita', oltre che di team e spazi dedicati, e di una strumentazione all'avanguardia con specialisti di riferimento. Gaia, Gruppo abusi infanzia e adolescenza di Firenze, nasce nel 2005 come progetto e nel 2015 e' riconosciuto come Servizio dalla Direzione generale. Nei quattro anni di riferimento ha seguito 385 casi, equamente divisi tra maschi e femmine. Anche a Firenze le fasce d'eta' piu' colpite sono tra gli 11 e i 18 anni e tra uno e cinque. Oltre la meta' dei minori e' vittima di maltrattamento fisico. Gestione multidisciplinare, percorsi assistenziali e giuridici sono le linee guida del centro toscano. Infine Giada di Bari, il Gruppo interdisciplinare assistenza donne e bambini abusati, attivo dal 2000. Tra 2011 e 2015 ha valutato 593 casi, soprattutto minori tra i 6 e i 18 anni. Nel 59% dei casi si tratta di trascuratezza grave, nel 37%di violenza assistita. E' previsto un vero e proprio 'codice Giada' specifico per i casi di maltrattamento, che corrisponde per tempi e modalita' d'accoglienza a un codice giallo. Negli anni questo sistema ha lavorato per fare emergere il sommerso.
"Tutti gli ospedali- spiega Terre des hommes- incontrano quotidianamente questo genere di situazioni. Per questo e' fondamentale che imparino a occuparsene in maniera adeguata.
Devono scavare, dare risposte a piu' domande". Equipe multidisciplinari; servizi dedicati; riduzione dei tempi di latenza dal sospetto alla diagnosi; integrazione delle attivita' delle diverse istituzioni fin dai primi momenti del sospetto e della eventuale segnalazione; utilizzo per ogni caso del massimo della competenza professionale e tecnologica di diagnostica strumentale disponibile: sono questi gli elementi da cui la onlus chiede di partire. La onlus ribadisce la necessita' di porre l'accento sulla salute e sulla necessita' di un approccio sanitario, e porta l'attenzione sulle implicazioni in termini di prevenzione e contrasto. "Chiediamo che ogni Regione disponga di almeno un Centro ospedaliero pediatrico referente per il territorio con specifica struttura ed expertise in materia. Non solo: e' ora che il maltrattamento dell'infanzia sia previsto come materia di studio curriculare nella Facolta' di medicina, per garantire una preparazione di base degli aspiranti medici sul tema. Infine, auspichiamo che il maltrattamento sia inserito nel Piano nazionale di prevenzione sanitaria".
(Wel/ Dire)