Fino al 30 novembre "La citta' delle bambine e dei bambini".
(DIRE - Notiziario settimanale Minori) Roma, 18 nov. - Torna per il sesto anno consecutivo l'appuntamento con "Bologna citta' delle bambine e dei bambini", la rassegna sulla promozione dei diritti dei piu' piccoli e degli adolescenti promossa dal Comune e dall'Universita' in collaborazione con numerosi partner.
L'edizione di quest'anno si sviluppa per 12 giorni, dal 19 al 30 novembre. La prima iniziativa in programma e' un convegno sull'educazione all'aperto o outdoor education, il quarto di questo tipo, incentrato quest'anno sugli aspetti legati alla formazione. Un evento dal successo gia' assicurato: "Sono molto contenta- riferisce l'assessore comunale alla Scuola, Marilena Pillati- di aver appreso che gia' da tempo le iscrizioni sono sold out, non ci sono piu' posti perche' l'attenzione su questo tema e' davvero forte". Per chi non e' riuscito ad iscriversi, pero', ci sara' la possibilita' di seguire i lavori in streaming.
E' un argomento su cui l'amministrazione si sta impegnando da tempo "perche' e' importante restituire ai bambini quel campo di esperienza che un'iperprotezione aveva sottratto loro", dichiara Pillati: "Per noi l'educazione all'aperto e' una modalita' di lavoro per costruire esperienze educative e formative". Ad oggi, cosi', l'outdoor education "ormai e' presente quasi in tutti i nostri nidi e nelle nostre scuole dell'infanzia", continua l'assessore. E' dunque ora di "contaminare" anche gli altri ordini scolastici, sottolinea l'assessore: "Quello che insieme all'Universita' stiamo facendo e' sostenere e promuovere iniziative che vadano nella direzione di far formazione ed educazione all'aperto anche nella scuola primaria. Ci sono gia' moltissime esperienze e si tratta di sostenere una rete di scuole che ha intenzione di utilizzare gli spazi esterni come spazi educativi e formativi". In altre parole, "l'attenzione adesso e' anche sulla scuola primaria", spiega la vicesindaco: anche se in questo caso il Comune non gestice direttamente, "noi sosteniamo il fatto che anche nelle primarie si possa ragionare nei termini di ricomprendere nell'aula di lezione anche lo spazio esterno". In questo senso, con l'Alma Mater, e' importante "riflettere" su "qual e' il sistema, dal punto di vista della formazione degli insegnanti- aggiunge Pillati- perche' l'esterno diventi luogo in cui si fa formazione e non ricreazione". In questi anni "Bologna ha rimesso al centro l'attenzione, la ricerca e la formazione sull'educazione naturale che negli anni si era in qualche modo persa", sottolinea Michela Schenetti del dipartimento di Scienze dell'educazione, che interverra' al convegno di sabato: un'iniziativa pensata per "fare ricerca con le insegnanti e non sulle insegnanti".
Per quanto riguarda il resto della rassegna, l'edizione di quest'anno si intitola "40+1 Un diritto per ciascuno. 41 diritti per tutti" perche' l'obiettivo e' riflettere a tutto tondo sulla convenzione Onu sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza.
Rispetto agli anni precedenti il modello e' cambiato, perche' non ci si sofferma piu' su un singolo articolo della convenzione ma sul documento nel suo complesso "e su cio' che sentono di non avere garantito", spiega Pillati. La rassegna si chiudera' il 30 novembre con una seduta solenne del Consiglio comunale che celebrera' la Giornata internazionale delle citta' educative. Se si parla di diritti dell'infanzia e dell'adolescenza "anche quest'anno la nostra citta' si conferma all'altezza delle aspettative", dichiara la presidente del Consiglio, Luisa Guidone, sottolineando la volonta' di "dare centralita' al tema e al lavoro svolto" con una seduta ad hoc.
(Wel/ Dire)