(DIRE - Notiziario settimanale Minori) Roma, 18 nov. - Ispezione nelle paritarie per colpire le irregolarita' ma senza dimenticare di premiare chi lo merita. Sono stati presentati nei giorni scorsi al ministero dell'Istruzione, alla presenza del ministro Stefania Giannini e del sottosegretario Gabriele Toccafondi, i primi dati del Piano straordinario di ispezioni nelle scuole paritarie previsto dalla Buona Scuola e le misure contenute nella legge di Stabilita' che vanno dal raddoppio dei fondi per l'integrazione dei diversamente abili, al finanziamento a sostegno delle materne paritarie.
Un intervento consistente, che ha visto nei primi sei mesi dell'anno 288 istituzioni scolastiche visitate, con particolare attenzione a quelle scuole secondarie di II grado, dove si rilevava una sostanziale differenza fra il numero di iscritti al primo anno e quello di iscritti all'esame di stato. Le ispezioni sono state divise in due parti: la prima da gennaio a maggio, la seconda da giugno a luglio.
Come risultati, sono stati 246 gli istituti ispezionati nella prima parte, 42 nella seconda e rispettivamente 15 e 12 revoche per un totale di 27 con l'inevitabile conseguenza che il titolo di studio, in questo caso, non ha piu' valore. L'intervento ha colpito decisamente di piu' l'Abruzzo, che ha chiuso otto scuole su 20 visitati. E poi la Lombardia, quattro chiusure su 16 scuole visitate, Basilicata, Campania (tre su nove), Piemonte e Sardegna (tre su 12 per entrambe). Bene invece, fino ad ora, Liguria (su 14 visitati), Veneto (13), Friuli Venezia Giulia (11), Toscana (40), Lazio (32) e Calabria (14).
No ai diplomifici, bene quindi il dato relativo alla verifica fatta sull'esame di stato: controlli in 129 scuole, 87 extrapiano, per una diminuzione di privatisti del 13%, dai 5.963 del 2015 ai 5.187 di quest'anno.
In 145 casi, invece, gli ispettori hanno rilevato alcune problematiche da sanare ed e' in corso la conferma della parita'. "Il messaggio che vogliamo dare alle famiglie e' che la scuola e' anche anni spesi, una esperienza educativa, una possibilita' di crescita- ha detto il ministro Giannini- È interessante il dato delle 145 scuole che hanno intrapreso un percorso di qualita'". Conferma il sottosegretario Toccafondi: "Da soli non possiamo cambiare i numeri e alle famiglie diciamo che non si puo' piu' dire studia cinque anni in uno. La scuola non e' un pezzo di carta, e' un percorso". A proposito delle 27 revoche, Toccafondi ha spiegato che ci si e' trovati di fronte a "carenze non sanabili". E ancora: "Siamo contro i diplomifici perche' siamo per la parita' scolastica- ha detto ancora- Siamo il primo Governo che ha dato certezza alle paritarie. Una strada iniziata che vogliamo continuare. Chi fa finta di fare scuola o non esamina correttamente deve chiudere. Insieme a questo lavoro di verifica, controllo e contrasto a chi si nasconde dietro la parita', prosegue il lavoro per dare strumenti, certezze e stabilita' di risorse alle scuole paritarie che dimostrano di essere una delle due gambe su cui poggia il sistema di istruzione del Paese. In questa direzione vanno le misure inserite nell'ultima Legge di bilancio".
Il ministro ha spiegato che la legge di Bilancio 2017 prevede 25 milioni di euro in piu' proprio per le paritarie, invece 24 all'anno per l'inclusione dei disabili. Oltre a detrazioni per i genitori che hanno i figli iscritti alle scuole paritarie. "È la prima volta- ha detto Giannini- che un Governo attua un Piano straordinario di ispezioni di tale portata. Con la Buona Scuola abbiamo introdotto la valutazione che punta a valorizzare la qualita'. Consideriamo le scuole paritarie un pezzo importante del sistema di istruzione, riconosciuto dalla Costituzione, e questo Piano intende dare valore a cio' che funziona, colpendo le irregolarita' e soprattutto i cosiddetti 'diplomifici'. È un impegno coerente anche con le misure contenute nella legge Stabilita' in esame alla Camera e con lo sforzo di premiare chi offre un servizio di qualita' alle famiglie e agli studenti. Il Piano andra' avanti nei prossimi mesi e avra' una durata triennale. Il monitoraggio che presentiamo oggi e' quindi un punto di partenza".
(Wel/ Dire)