(DIRE - Notiziario settimanale Minori) Roma, 4 nov. - Che cosa sono i raggi cosmici e da dove provengono? Come possono essere misurate le particelle che li compongono? Sono gli interrogativi con cui circa 600 studenti degli istituti superiori di Bologna, Lecce, Padova, Pavia, Perugia e Roma si sono cimentati con il supporto dei ricercatori delle Sezioni locali dell'Istituto nazionale di Fisica nucleare (Infn), recandosi nelle Universita' delle proprie citta'.
L'occasione e' arrivata con l'International Cosmic Day (Icd), appuntamento internazionale che si e' svolto nei giorni scorsi e che e' giunto alla sua quinta edizione. È la prima volta che l'Italia partecipa con una presenza cosi' estesa. L'appuntamento e' nato per avvicinare gli studenti delle scuole superiori al mondo della ricerca scientifica di frontiera. In particolare, gli studenti hanno cercato di svelare i misteri dell'Universo racchiusi nei raggi cosmici. Gli studenti italiani, come altri coetanei all'estero, hanno analizzato i dati di un rivelatore di raggi cosmici, lo strumento con cui i ricercatori "vedono" la pioggia di particelle provenienti dal cosmo.
Quando i raggi cosmici attraversano l'atmosfera terrestre, interagiscono con questa e vengono prodotte delle particelle secondarie, che al livello del mare sono nel numero di alcune centinaia al secondo per ogni metro quadrato di superficie.
Gli studenti hanno quindi studiato il flusso di queste particelle secondarie, misurandone l'intensita' e cercando di capire come questa dipenda dalla direzione di provenienza. Poi, attraverso una video-chat, hanno confrontato le loro risposte con quelle ottenute dai gruppi di altre universita' e centri di ricerca in tutto il mondo. E alla fine li hanno pubblicati online.
L'iniziativa e' stata coordinata dal centro di ricerca tedesco Desy, di Amburgo, e organizzata in collaborazione, oltre che con l'Infn, con i piu' importanti centri di ricerca che operano nell'ambito della fisica delle particelle, il Cern di Ginevra, il Fermilab di Chicago e con i gruppi International Particle Physics Outreach Group (Ippog), il tedesco Netzwerk Teilchenwelt e lo statunitense QuarkNet. In Italia l'iniziativa e' organizzata in collaborazione con le Universita' di Bologna, di Padova, di Pavia, di Perugia, del Salento e Sapienza di Roma.
(Wel/ Dire)