(DIRE- Notiziario settimanale Minori) Roma, 11 mar. - Dopo il vertice dell'Unione Europea con la Turchia, l'Unicef ribadisce che nella realizzazione di queste decisioni il principio umanitario di base del 'non nuocere' deve guidare le autorita' in tutta l'Europa, nei Balcani e in Turchia in ogni passo quando si ha a che fare con i bambini rifugiati e migranti. Dato che i dettagli su come questo nuovo piano sara' portato avanti non sono ancora chiari, l'Unicef ricorda agli Stati di rispettare i propri obblighi e responsabilita': - Garantire, prima di tutto, i diritti dei bambini a richiedere protezione internazionale.
- I bambini non dovrebbero essere rimandati indietro se corrono rischi, inclusi detenzione, reclutamento forzato, traffico o abuso.
- Stabilire canali sicuri e legali per i bambini in fuga da guerra e conflitti attraverso misure che comprendano la riunificazione familiare, cosi' che questi bambini, in particolar modo quelli non accompagnati, non cadano vittime dei trafficanti. Nell'immediato, sottolinea la nota dell'organizzazione umanitaria, "la situazione disperata che si sta compiendo ai confini della Grecia e della Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, rimane inaccettabile per i bambini che rappresentano la maggioranza di coloro che si trovano al confine di Idomeni, nel nord della Grecia". I bambini, si legge, hanno gia' sopportato "troppo scappando da guerre e conflitti e intraprendendo traversate pericolose. È un altro colpo il fatto che debbano dormire all'aperto, senza accesso ai servizi di base e senza sapere se potranno continuare il loro viaggio o se saranno costretti a tornare indietro. I bambini in queste situazioni sono a maggior rischio di essere vittime di trafficanti e i loro diritti devono avere la priorita'". Per parte sua, l'Unicef si dichiara "pronto a sostenere il Governo della Grecia per trovare soluzioni immediate per i bambini migranti e rifugiati".
(Wel/ Dire)