(DIRE- Notiziario settimanale Minori) 11 mar. - La figura paterna "e' una di quelle piu' in crisi", mentre oggi non esiste piu' "un solo modello di famiglia". A sostenerlo Maria Giovanna Ruo, presidente nazionale di CamMiNo, Camera nazionale avvocati per la famiglia e i minorenni, associazione di avvocati che si occupano prevalentemente di diritto minorile e di famiglia, a margine del convegno 'Genitori, figli, relazioni familiari oggi' all'Aula Unita' d'Italia della Corte d'Appello di Roma.
Come CamMiNo "rivisitiamo sul piano giuridico, e non solo le diverse funzioni familiari", ha detto ancora l'avvocato Ruo ricordando che nei prossimi incontri si parlera' di "madri, figli, nonni e omogenitorialita'. Lo sforzo di CamMiNo e' quello - ha proseguito - di mettersi alla ricerca di nuove forme di tutela delle nuove relazioni familiari". A proposito del concetto di famiglia, quello matrimoniale, destinato a durare tutta la vita, "non e' piu' l'unico modello". Ormai uno "ha piu' famiglie, piu' figli da diversi partner". Da mesi si parla di Unioni civili e stepchild adoption: "L'idoneita' genitoriale ha poco a che fare con l'orientamento sessuale, nel senso che uno e' o non e' idoneo a esercitare diritti e doveri e a istruire e educare, mantenere indipendentemente dall'orientamento sessuale. Non trovo da nessuna parte che l'orientamento sessuale e' influente".
L'adozione, ha ricordato l'avvocato, "e' nell'interesse dei figli, la continuita' affettiva va tutelata e coltivata indipendentemente dall'orientamente sessuale. Ma e' un mio pensiero come Maria Giovanna Ruo".
Accanto a Ruo, il presidente di CamMiNo Roma, l'avvocato Celeste Attenni: "Volevamo raccontare il ruolo del padre, poi strada facendo abbiamo pensato di affrontare tutte le relazioni familiari". Si sente molto parlare del padre, ha detto ancora Attenni, "in realta' non e' solo il suo ruolo che si sta modificando. Di pari passo anche altre relazioni, come il ruolo della mamma, quello dei nonni". Il concetto di famiglia e' cambiato, "fino a 40 anni fa non era pensabile che il papa' cambiasse il pannolino o che assistesse al parto". Oggi il papa' si pone "come amico del figlio. Sono piu' amici e non c'e' il ruolo guida. Se e' positivo o negativo? I sociologi dicono che si sapra' solo a posteriori. Puo' mancare un riferimento. Ci sono delle imposizioni che stanno venendo meno. Forse servirebbe un ruolo di ascolto del minore ed educativo", ha concluso.
(Wel/ Dire)