(DIRE- Notiziario settimanale Minori) Roma, 4 mar. - "Ed ora torniamo ad occuparci di migranti, come ha suggerito per l'ennesima volta il Papa, prestando una reale attenzione a tutti i minori che in questi mesi sono arrivati in Italia e in Europa. Il cessate il fuoco in Siria e' un elemento di speranza e probabilmente puo' segnare una lenta ma concreta ripresa della pace in Medio-Oriente. Ma il mio desiderio piu' profondo e' quello di offrire una relazione di cura efficace a tutti quei bambini che in questi lunghi mesi si sono raccolti nei campi profughi, in Siria e in Europa, in cui poverta' e malattia, insieme a mancanza di possibilita' di studiare e perfino di giocare, ne hanno minato la salute fisica, ma speriamo non quella mentale". Lo afferma Paola Binetti, deputato del Gruppo Area popolare (Ncd-Udc).
"Ecco una bella opportunita' per tutti coloro che dicono di amare i bambini e di volersi prendere cura di loro. Ci sono moderne forme di adozione che possono portare a sperimentare una paternita' e una maternita' non surrogata, ma diversa da quella strettamente biologica- continua Binetti- Serve una campagna di ampio respiro per adottare uno di questi bambini, e poco importa che sia una adozione a distanza come tante ong e la stessa Onu ci chiedono o una adozione di prossimita', per prenderci cura di bambini che vivono accanto a noi. Non sono bambini invisibili, non sono soggetti a rischio, sono solo piccoli che reclamano una maggiore giustizia sociale e noi possiamo fare di piu' per loro, anche nelle nostre citta' metropolitane. Che sia ad Aleppo o a Roma, dovunque ci sono bimbi, possiamo davvero compiere gesti concreti di attenzione, lasciando da parte speculazioni velleitarie su presunti diritti alla genitorialita'. Oggi possiamo misurarci con i diritti concreti di questi bambini ad avere una famiglia che si prenda cura di loro, una famiglia allargata come puo' e deve essere l'intera famiglia umana".
(Wel/ Dire)