(DIRE - Notiziario settimanale Minori) Roma, 27 mag. - Gli allenatori come alleati di salute per favorire corretti stili di vita fra gli adolescenti, a fianco dei pediatri, degli oncologi, del Coni e del ministero. Parte dall'Italia il progetto 'Allenatore, alleato di salute', il primo al mondo per rendere i mister educatori non solo nelle tecniche di gioco, ma anche nella lotta al fumo, al consumo di alcol e alla corretta alimentazione. L'iniziativa, promossa dalla Sip (Societa' italiana di Pediatria) e dalla Fondazione 'Insieme contro il cancro', e' stata presentata a Roma presso il ministero della Salute. Ed e' stata proprio la titolare del dicastero, Beatrice Lorenzin, ad affidare il ruolo di ambasciatore di questo progetto a Massimiliano Allegri, allenatore campione d'Italia. Erano presenti Giovanni Corsello, presidente Sip, Francesco Cognetti, presidente della Fondazione 'Insieme contro il cancro', e Giovanni Malago', presidente del Coni.
"Abbiamo il dovere di coinvolgere tutti gli attori- ha detto il ministro- che possono determinare scelte consapevoli dei nostri ragazzi perche' possano crescere sani. Purtroppo oggi le cifre ci dicono il contrario: il 13% dei teenager fuma regolarmente, piu' del 10% beve troppi alcolici e il 20% dei 15enni e' in sovrappeso, con il 3,7% addirittura obesi. Dobbiamo fare di piu': spero che molti coach seguano l'esempio di Max Allegri". Ha commentato quindi Allegri: "Noi allenatori siamo pronti a fare la nostra parte. Dobbiamo prendere coscienza del ruolo che ci viene attribuito dai giovani e dobbiamo rispondere a queste nuove esigenze documentandoci su temi quali il benessere e i corretti stili di vita. Non possiamo e non vogliamo assolutamente sostituirci ai medici, ma e' nostro dovere aiutare i ragazzi anche in queste aree. Sono orgoglioso ed entusiasta di essere ambasciatore del ministro, del Coni e delle societa' scientifiche in questo progetto".
Dall'estate prossima partira' un vero e proprio tour che portera' pediatri e oncologi ad incontrare gli allenatori delle squadre dilettantistiche del Paese per fare formazione, accompagnati anche da corsi a distanza diffusi via web. Obiettivo del progetto 'Allenatore, alleato di salute', quindi, e' far si' che oltre agli schemi di gioco e alle tattiche "l'allenatore possa spiegare al ragazzo che se fuma non e' piu' cosi' veloce nel raggiungere la palla- hanno spiegato Corsello e Cognetti- che se consuma alcolici il suo organismo ne risente anche dal punto di vita della performance sportiva e che se segue la dieta mediterranea il suo corpo e' piu' pronto e reattivo allo scatto. E se il ragazzo lo seguira', fra l'altro, avremo come risultato un calo del 40% di tumori in eta' adulta".
Per il progetto saranno preparati materiali (booklet, video, brochure) e forniti ai coach le nozioni base perche' possano a loro volta fornire indicazioni corrette ai ragazzi e quindi alle loro famiglie. Nascera' cosi' un link fra medici e mister utilizzando anche i social media, con comunita' chiuse per lo scambio di quesiti, richieste e approfondimenti. Massimiliano Allegri da due anni e' testimonial della campagna degli oncologi 'Non fare autogol', ha inserito nella sua app rivolta agli allenatori di tutto il mondo per spiegare loro gli schemi di gioco ('Mr Allegri tactics') una sezione specifica sui corretti stili di vita e ha ospitato e ospitera' medici nel suo campo estivo di Livorno per tenere lezioni ai ragazzi su come crescere in salute.
36% ADOLESCENTI CHIEDE AD ALLENATORE CONSIGLI SU BENESSERE - Gli allenatori sono punti di riferimento autorevoli per bambini e ragazzi. A confermarlo sono i dati di un recente sondaggio online condotto nei mesi scorsi su poco meno di 25mila under 19 sui siti di Sky Sport e 'Il Ritratto della Salute': il 36% chiede al proprio coach consigli su benessere e prevenzione, seguono nella classifica i genitori (32%), l'insegnante (12%) e i parenti piu' stretti (11%). "Il dato piu' interessante- ha sottolineato Francesco Cognetti, presidente della Fondazione 'Insieme contro il cancro'- e' la ragione per cui i ragazzi si rivolgono al mister: nel 66% dei casi perche' hanno fiducia in lui, mentre per un altro 32% perche' li imbarazza meno rispetto ad altre persone".
Tra le domande piu' ricorrenti ci sono come smettere di fumare (34%), raccomandazioni per la dieta (35%), informazioni generali sul benessere (20%) e consigli per smaltire chili di troppo (12%). "Dati molto rilevanti- ha commentato il presidente del Coni, Giovanni Malago', presente all'iniziativa- che confermano il ruolo fondamentale che gli allenatori svolgono nei confronti dei ragazzi. Dobbiamo sfruttare questa fiducia e spingere i mister ad occuparsi anche dei corretti stili di vita. In Italia ci sono oltre 61mila persone che hanno il patentino di allenatori di calcio, un vero e proprio esercito che va sensibilizzato. E si parte dal calcio, ma sara' importante anche rivolgerci ad altri sport. Come Coni siamo pronti a giocare questa partita". Ha infine concluso Giovanni Corsello, presidente Sip: 'Come pediatri siamo impegnati su piu' fronti, nell'interazione con le famiglie, la scuola e le istituzioni. Dobbiamo promuovere tutti insieme stili di vita che siano indirizzati verso la salute. In questo senso e' necessario che bambini e ragazzi abbiano dei punti di riferimento autorevoli: gli allenatori sono tra questi".
LORENZIN: SPORT GRANDE STRUMENTO SALVAGUARDIA SALUTE - "Gli stili di vita corretti fin dalla prima infanzia sono un elemento di salvaguardia della salute per il futuro. In questo senso lo sport e' un grande strumento di educazione al sacrificio, ma anche e soprattutto a un sano stile di vita", ha detto Lorenzin. "È una bellissima iniziativa- ha proseguito- perche' il mister Massimiliano Allegri ha dato la sua disponibilita' ad essere testimonial di salute tra i giovani. Gli sportivi e gli allenatori hanno anche un compito di educatori nei confronti dei tantissimi ragazzi che passano nelle scuole calcio".
Lorenzin ha detto di credere "moltissimo nel ruolo dello sport, in quello del calcio e negli allenatori- ha sottolineato- che rappresentano un simbolo per milioni e milioni di ragazzi e ragazze nel nostro Paese. In Italia siamo tutti 'malati' di pallone ed e' anche giusto che sia cosi' perche' fa parte della nostra tradizione. Gli allenatori possono essere veramente un veicolo positivo della corretta informazione, anche se con i giovani serve soprattutto l'esempio per sani stili di vita.
Quando si e' giovanissimi, infatti, e' difficile comprendere i rischi per la propria salute, perche' fino a 18 anni ci si sente invincibili e non sia ha la percezione della malattia e della morte, che sono viste come qualcosa di molto lontano. Per questo molte volte si mette a rischio la propria salute senza neppure rendersene conto".
Secondo il ministro della Salute, quindi, fin da quando si e' bambini e' molto importante "l'educazione all'igiene e alla corretta alimentazione- ha aggiunto- bisogna essere consapevoli di quello che si mangia e si beve e anche del pericolo della droga, che purtroppo e' dilagante tra i nostri ragazzi. Se sapessero quanto fa male alla bellezza bere, fumare o assumere stupefacenti, penso che molte ragazze ci penserebbero due volte a farlo". Per questo e' importante l'esempio dello sport come elemento "di affermazione di se stesso e della propria squadra. Giocare in team richiede un grande sacrificio: tutti pensiamo che i grandi fenomeni che giocano in campo non facciano sacrifici, mentre si allenano tutti giorni, sono attenti all'alimentazione ed escono poco. Dietro il grande successo c'e' un corretto stile di vita- ha concluso Lorenzin- e questo e' un ottimo esempio per tanti ragazzi".
(Wel/ Dire)