Con alieno Ff che costruisce ristorante a forma di hamburger.
(DIRE - Notiziario settimanale Minori) Roma, 20 mag. - "Abbiamo immaginato il fast food come un alieno", ha spiegato un gruppo di alunni dell'Istituto comprensivo "Regina Elena" di Roma a una platea composta da compagni e adulti, mentre sulla parete dell'aula magna, accompagnati dalla colonna sonora di "Guerre Stellari", venivano proiettati i disegni del fumetto realizzato dai ragazzi, in cui l'alieno FF (fast food) invade il pianeta, costruendo un enorme ristorante a forma di hamburger anche sul Colosseo. E' l'incontro sulle dipendenze che si e' svolto un una scuola della capitale, e che, tra gli altri, ha trattato anche le dipendenze alimentari. "Dipende da te" e' il progetto in cui la scuola capitolina e' impegnata da nove anni e che per quest'anno giunge a conclusione con un saggio, in cui le classi coinvolte hanno mostrato a docenti, genitori e rappresentanti delle istituzioni quanto appreso dagli incontri sulle dipendenze organizzati nell'ambito dell'iniziativa.
"Abbiamo voluto dare ai nostri alunni l'opportunita' di riflettere su se stessi e nel rapporto con gli altri su cosa significa diventare 'vittime' di una dipendenza- spiega a Diregiovani Rossella Sonnino, dirigente dell'Istituto- e' una bella attivita' di prevenzione primaria".
Il progetto ha coinvolto, oltre alle terze classi della scuola superiore di primo grado, psicologi, genitori e rappresentanti della Polizia di Stato e ha affrontato, oltre al tema delle sostanze stupefacenti e dell'alcol, anche le dipendenze da "shopping compulsivo e da internet- spiega Isabella Burattini, referente per il progetto- questa e' la vera emergenza per i ragazzi, perche' puo' generare anche patologie e da qui scaturiscono problematiche come il cyberbullismo". Tra i temi affrontati anche quello del gioco d'azzardo e delle scommesse clandestine. "Nella parte relativa all'utilizzo di sostanze ci siamo concentrati innanzitutto, come psicologi, sui bisogni dei ragazzi, poi, una parte ha riguardato l'utilizzo delle sostanze nei suoi aspetti chimici e al livello delle sue conseguenze legali- sottolinea la dottoressa Maria Elena Valentini, che ha diretto l'e'quipe di psicologi del progetto- la parte che ci interessa di piu' e' capire perche' il ragazzo si avvicina alle sostanze".
Insieme a lei, hanno partecipato al progetto anche l'ispettore Gaetano Marsala e numerosi psicologi tirocinanti.
All'incontro presente anche Sabrina Alfonsi, presidente del I Municipio di Roma, e diversi altri rappresentanti istituzionali.
"Far fare ai ragazzi questi incontri, ma soprattutto coinvolgerli in lezioni partecipate come quella di oggi- ha dichiarato Alfonsi- vuol dire far capire loro i pericoli delle sostanze stupefacenti, dell'alcol e di tutti gli abusi. Credo che questo valga cento volte piu' della repressione fatta nei licei alla quale purtroppo abbiamo assistito perche' vuol dire crescere nella consapevolezza".
(Wel/ Dire)