Neri: Piu' esposto chi vive in condizione di forte deprivazione
(DIRE - Notiziario settimanale Minori) Roma, 13 mag. - Poverta' educativa e Neet, c'e' un legame. È quanto emerge da 'Liberare i bambini dalla poverta' educativa: a che punto siamo?', il rapporto di Save The Children. Secondo il rapporto c'e' una connessione molto forte anche tra poverta' educativa e i cosiddetti Neet (Not in Education, Employment or Training), ovvero quei ragazzi tra i 15 e i 29 anni che non lavorano e non frequentano percorsi di istruzione e formazione. Come in un circolo vizioso, infatti, i bambini e gli adolescenti che nascono in zone dove maggiore e' l'incidenza della poverta' economica e che offrono poche opportunita' di apprendimento a scuola e sul territorio, una volta diventati giovani adulti rischiano di essere esclusi, perpetuando questa condizione per le generazioni successive.
"I bambini che vivono in condizioni di forte deprivazione economica sono i piu' esposti alla poverta' educativa, che li colpisce spesso gia' nei primi anni di vita, determinando un ritardo nell'apprendimento e nella crescita personale ed emotiva, che difficilmente potra' essere colmato crescendo", spiega Valerio Neri, direttore generale di Save the Children, l'Organizzazione dedicata dal 1919 a salvare la vita dei bambini in pericolo e a tutelare i loro diritti. "Un Paese che non garantisce diritti, doveri e opportunita' uguali per tutti, soffocando sul nascere le aspirazioni e i talenti dei nostri figli, non e' solo un Paese ingiusto, ma un Paese senza futuro".
Per contrastare la poverta' educativa, nel maggio 2014, Save the Children ha lanciato la campagna "Illuminiamo il Futuro", per sensibilizzare le istituzioni e contrastare il fenomeno. "La poverta' educativa che Save the Children ha individuato come una delle piu' gravi emergenze del nostro Paese, e' finalmente entrata anche nell'agenda delle istituzioni, con la creazione del Fondo per il contrasto alla poverta' educativa istituito in via sperimentale con l'ultima Legge di stabilita', e questo rappresenta certamente un passo importante al quale ora deve seguire un effettivo impegno sul territorio", continua Valerio Neri. "Per far si' che tutti i bambini possano apprendere, sviluppare talenti e aspirazioni, che possano aver accesso ad un'offerta educativa di qualita' e che si possa eliminare la poverta' minorile (i tre obiettivi che la campagna Illuminiamo il Futuro si e' proposta di perseguire entro il 2030) e' necessario creare delle vere e proprie comunita' educanti. Per questo abbiamo coinvolto attorno a questo obiettivo un movimento ampio di associazioni, enti, persone, impegnate nel contrasto alla poverta' educativa".
La campagna si caratterizza quest'anno per la nuova iniziativa "Sette giorni per il futuro", una settimana con circa 400 eventi e iniziative in tutta Italia, promossi da circa di 250 tra enti e associazioni, dedicati ai bambini e alle famiglie per informare e sensibilizzare sull'importanza delle risorse educative per la crescita dei piu' piccoli. Il calendario delle iniziative va dalla lettura delle favole nel centro storico di Gioiosa Ionica alla biciclettata di Genova, dal recupero degli spazi urbani a Ponte di Nona a Roma all'esibizione dell'orchestra 'Sanitansamble' a Napoli, dal battesimo della Vela a Palermo e Riva di Traiano, ai laboratori scientifici al Museo Natura di Ravenna. E ancora, dalla riqualificazione della Piazzetta Capuana a Quarto Oggiaro a Milano alla notte bianca dedicata ai bambini dell'Accademia del Cinema dei ragazzi di Enziteto a Bari. Tutto l'elenco delle iniziative e' consultabile sul sito www.illuminiamoilfuturo.it.
(Wel/ Dire)