(DIRE - Notiziario settimanale Minori) Roma, 13 mag. - L'utilizzo delle tecnologie nell'attivita' quotidiana da parte di studenti e docenti. E' questo il filo conduttore di una ricerca "Competenze digitali di studenti e docenti delle Regioni Pon" (Programma operativo nazionale), presentata da Indire (Istituto nazionale di documentazione e ricerca educativa) all'Universita' di Udine, durante un convegno sull'innovazione per la didattica.
La ricerca, condotta nel 2015, e' stata finanziata nel contesto del programma Pon 2007-2013 "Competenze per lo Sviluppo" Fse e ha coinvolto 9.508 studenti e 7.732 docenti di istituti scolastici di ogni ordine e grado delle regioni dell'obiettivo Convergenza, che sono: Campania, Calabria, Puglia e Sicilia.
Dai dati emerge come la formazione delle competenze digitali, soprattutto quelle definite 'trasversali' e 'soft', richiede un impegno diretto e costante della scuola, non solo nell'accompagnamento e nel controllo dei ragazzi, ma soprattutto nel loro indirizzamento verso un approccio consapevole, critico e partecipativo ai media digitali. Proprio nelle scuole, dove vengono svolte queste attivita' formative, viene infatti riscontrata, da parte dei ragazzi, una maggiore frequenza di comportamenti digitali 'consapevoli' e creativi.
Ad esempio, tra gli studenti che usano quotidianamente in classe software creativi (linguaggi di programmazione, montaggio video, ecc.) il 44% pubblica propri contenuti creativi anche a casa, mentre la percentuale scende al 22% per chi non ha mai svolto a scuola tale attivita'.
Inoltre, possono rilevarsi diversi 'stili digitali' nei ragazzi che non sempre sono coerenti con il rendimento scolastico: uno stile 'ludico', basato soprattutto sul frequente utilizzo di videogame, si associa ai ragazzi scolasticamente piu' deboli; uno stile definito come 'pratico', basato sull'utilizzo della rete in chiave di accesso a informazioni e utilizzo delle reti sociali come sostegno, si associa ai ragazzi dai voti sufficienti e medi, mentre gli studenti 'eccellenti' (con medie di 8 e superiori) paiono tendenzialmente meno coinvolti dalle attivita' in rete, se non per specifici ambiti di interesse scolastico.
L'indagine evidenzia che nei sette anni di programmazione del Pon 2007-2013 il bisogno formativo sul tema delle competenze digitali e' stato particolarmente sentito dai docenti delle regioni Obiettivo convergenza: circa il 30% dei 173.000 insegnanti, di ogni ordine e grado che si e' formato nel Pon, ha scelto questo ambito, all'interno di una offerta molto ampia (Lingue straniere 11%, Valutazione 14%).
I Programmi operativi nazionali hanno accompagnato e sostenuto questa esigenza supportando le scuole nell'acquisto di strumenti tecnologici e dando l'opportunita' al personale scolastico di frequentare corsi di formazione. Tuttavia, a fronte di un buon investimento anche personale da parte dei docenti, in termini di formazione frequentata e di tecnologie possedute, emerge come l'integrazione di strumenti e risorse digitali nella pratica quotidiana e' ancora parziale. Le percentuali piu' alte (circa il 65%) di uso frequente del digitale in classe e' connesso con attivita' di tipo fruitivo e informativo, mentre sono minori le percentuali riguardanti le attivita' di creazione di contenuti (circa il 30%). I docenti che utilizzano frequentemente le potenzialita' del digitale mostrano un impiego finalizzato soprattutto alla preparazione delle lezioni. Scarse le percentuali (circa il 10%) di chi realizza spesso attivita' che favoriscono negli studenti l'uso autonomo e consapevole delle risorse digitali. Quest'ultima percentuale sembra essere quella di maggiore criticita', sulla quale intervenire con azioni specifiche.
La ricerca e' stata finanziata dal Pon 2007-2013 'Competenze per lo sviluppo' Fse ed e' stata realizzata da un team di ricercatori Indire diretto dalla dirigente di ricerca Caterina Orlandi e composto da Annalisa Buffardi, Samuele Calzone, Claudia Chellini e Gabriella Taddeo, dell'Area Azioni di sistema, analisi del sistema scolastico nazionale e internazionale, rapporti col mondo del lavoro.
(Wel/ Dire)