(DIRE - Notiziario settimanale Minori) Roma, 22 lug. - In Emilia-Romagna i ragazzi temporanemente fuori dalla famiglia di origine sono 2.569, pari al 3,6 per mille dei residenti minorenni. Di questi, 1.225 sono in affidamento familiare a tempo pieno e 1.334 in comunita' residenziali in cui c'e' una significativa presenza di minori stranieri non accompagnati, 483. Sono i dati piu' recenti diffusi dalla Regione in occasione del via libera, dato dalla Commissione Politiche per la salute e Politiche sociali, a un primo provvedimento-lampo per l'aggiornamento della direttiva che riguarda l'affidamento familiare e il collocamento in comunita' dei ragazzi in condizione di necessita'. In particolare, il provvedimento inerviene sulla composizione del nucleo regionale per la valutazione dei progetti sperimentali e la formazione degli adulti che accolgono bambini e ragazzi in affido.
"Al centro delle nostre azioni c'e' sempre la tutela dei minori e la difesa strenua dei loro diritti- ha detto Elisabetta Gualmini, vice presidente della Regione Emilia-Romagna con delega al Welfare- L'affido temporaneo in famiglia o in comunita' e' una risorsa preziosa che riflette la generosita' delle famiglie emiliano-romagnole e che spesso risolve tante situazioni di disagio". Ora il provvedimento andra' al vaglio della Giunta.
Rispetto ai numeri sono evidenti le differenze territoriali. A Bologna sono 507 i minori fuori famiglia, di cui 125 stranieri soli che si trovano quasi tutti in comunita'. Del totale dei fuori famiglia 194 sono in affidamento familiare o parentale a tempo pieno e 313 in comunita' senza la madre. A Modena i fuori famiglia sono 411 (88 gli stranieri soli), ma la maggior parte sono in affidamento familiare (221 tra cui 24 stranieri soli) e i restanti in comunita'. A Reggio Emilia sono 342 i fuori famiglia (23 i minori stranieri soli), di cui 237 in affidamento familiare e 105 in comunita'. A Piacenza i fuori famiglia sono 290 (119 gli stranieri soli), di cui 152 in affidamento familiare e 138 in comunita'. A Ravenna sono 251 (96 gli stranieri soli), di cui 84 in affidamento familiare e 167 in comunita'. A Rimini sono 233 (50 gli stranieri soli) di cui 95 in affidamento familiare e 138 in comunita'. A Parma sono 204 (23 i minori stranieri soli) di cui 95 in affidamento familiare e 109 in comunita'. a Forli'-Cesena sono 183 (38 gli stranieri soli), di cui 91 in affido familiare e 92 in comunita'. A Ferrara sono 148 (17 i minori stranieri soli) di cui 56 in affidamento familiare e 92 in comunita'. Rispetto ai minori stranieri soli, si nota come a Bologna siano quasi tutti, tranne uno, in comunita' (124 su 125) mentre a Reggio Emilia su 23 totali, quasi la meta' (11 siano in affido familiare) cosi' come a Piacenza dove su 72 totali, 47 sono in affido familiare. Su queste differenze la Regione intende promuovere lo scambio delle migliori esperienze.
Nella legge recentemente approvata si definisce una gerarchia dei soggetti a cui possono essere affidati i minori: al primo posto ci sono le famiglie, poi i nuclei mono-genitoriali, quindi le strutture residenziali. La decisione spetta al giudice che puo' disporre destinazioni diverse a seconda dei singoli casi. Il progetto di legge si allinea cosi' alla normativa statale, mentre al momento quella regionale parifica le famiglie alle strutture residenziali. Oggi si e' anche riunito il tavolo tecnico di confronto con i rappresentanti degli enti locali e del Terzo settore per ragionare sull'affido familiare in termini di dimensione del fenomeno e proposte di miglioramento.
(Wel/ Dire)