Sequestrati migliaia di file audio e video in 21 perquisizioni
(DIRE - Notiziario settimanale Minori) Roma, 22 lug. - Si e' conclusa in questi giorni, con l'esecuzione di otto arresti, 13 denunce e 21 perquisizioni, una complessa indagine della Polizia postale e delle comunicazioni contro soggetti dediti allo scambio in rete di immagini e video pedopornografici.
Gli otto arrestati (tre in provincia di Palermo, due in provincia di Firenze e i rimanenti tre, rispettivamente nelle province di Milano, Trapani e Agrigento) sono stati colti in flagranza dagli investigatori della Polizia postale mentre si scambiavano, tramite la rete internet, un'enorme quantita' di immagini e video riproducenti scene di violenze sessuali in pregiudizio di bambini in tenerissima eta', alcuni dei quali addirittura infanti.
Le indagini, condotte dal compartimento Polposta di Palermo con il coordinamento del servizio Polizia postale e delle comunicazioni e dei compartimenti Polposta di Lombardia, Toscana, Piemonte, Emilia-Romagna e Calabria, si inseriscono nell'attivita' di contrasto alla produzione, diffusione e condivisione di materiale pedopornografico attraverso la rete internet. L'attivita' e' svolta in collaborazione con le polizie e le agenzie straniere specializzate nella lotta al cybercrime, oltre che con Europol ed Interpol, ed e' caratterizzata soprattutto dallo scambio di dati di intelligence. In questo caso le informazioni hanno permesso di individuare le connessioni a internet e di tracciare il materiale pedopornografico scambiato e condiviso. I primi elementi arrivati con l'investigazione sono stati vagliati dal sostituto procuratore Francesca Dessi', che opera in seno al team specializzato della Procura di Palermo.
Una volta tracciate le connessioni alla rete degli arrestati gli investigatori della Polizia postale hanno individuato le postazioni dalle quali venivano effettuate le sessioni di chat e lo scambio dei file. Non sono mancati sopralluoghi, pedinamenti e appostamenti, che hanno fatto emergere le abitudini e le frequentazioni dei vari soggetti. Tra gli arrestati, un vigile del fuoco 34enne, un 54nne disoccupato, un infermiere di 58 anni, un 61enne impiegato comunale, uno studente 21enne, un docente 60enne addetto a compiti amministrativi, un elettricista di 63 anni e un pensionato di 62. Sono quindi diversi e trasversali i profili e le eta': si va da soggetti poco piu' che maggiorenni a chi e' oramai in pensione, dal lavoratore dipendente a quello autonomo, da chi possiede un titolo di studio di base al laureato. Il che, per gli investigatori e' una testimonianza che il fenomeno e' diffuso a prescindere dal profilo della persona e che l'attivita' di prevenzione e contrasto non puo' subire battute d'arresto. Basti sapere che tutti gli arrestati erano soliti muoversi nella rete in forma anonima e custodivano le immagini e i video all'interno di supporti di memoria crittografati. La quantita' di materiale acquisito nel tempo dai responsabili e' ingente, in un caso addirittura superiore ai 10.000 file. Su questi, ora si concentreranno le attivita' di analisi forense, anche e soprattutto per identificare le giovani vittime abusate. Se ne occupera' il Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia on line (C.n.c.p.o) del servizio Polizia postale di Roma, che conduce le analisi delle immagini per l'identificazione delle vittime grazie all'accesso diretto ad I.c.s.e. "International Child Sexual Exploitation", database delle immagini pedopornografiche dell'Interpol di Lione.
(Wel/ Dire)