"Si vuol far credere che minorenni sapranno cosa fumano"
(DIRE - Notiziario settimanale Minori) Roma, 22 lug. - "Uno strano Governo quello in cui il senatore e sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova, promotore dell'intergruppo per la legalizzazione della cannabis, sintetizza su Facebook che l'azione di governo di questi ultimi anni, ispirata alla prudenza e alla tutela dei minori, avrebbe avuto solo effetti decisamente negativi: aumento dei consumatori, mancanza di controllo sulle sostanze consumate dai minori, impegno delle forze di polizia definito come inutile, tribunali affollati da processi e carceri ingolfate dai condannati per cannabis, con decine di miliardi di profitti per le mafie. Una denuncia che Benedetto Della Vedova, sottosegretario agli Esteri, attribuisce tout court al proibizionismo imperante in Italia, vera pietra di scandalo in fatto di consumo di droghe. Si badi: il rischio non e' la droga, la dipendenza che si crea, gli effetti drammatici che produce spingendo le persone verso il consumo di droghe piu' pesanti, o la microcriminalita' con cui si cerca di procurarsi i soldi necessari per procurarsi la sostanza di cui non si sa fare a meno. Niente di tutto cio'. Cio' che fa male al paese e' la buona vecchia abitudine con cui genitori, insegnanti, medici, adulti consapevoli, cercano di dire no all'uso e all'abuso di droghe, spiegando come e perche' drogarsi fa male". Lo afferma l'onorevole Paola Binetti di Area popolare.
"Si sta cercando di far credere che una volta approvata la legge, diminuiranno i consumi, i minori sapranno esattamente cosa fumano, le forze di polizia potranno dedicarsi ad altre attivita' con buona pace della sicurezza nazionale, i tribunali smaltiranno gli arretrati che appesantiscono i loro uffici rendendo i processi italiani tra i piu' lunghi d'Europa e finalmente vedremo svuotarsi le carceri. Il tutto con un colpo d'ala che permette alle persone di coltivarsi in casa la cannabis che vogliono, di consumarla in allegra compagnia con i loro amici e, se vogliono, di metterla sul mercato a prezzo calibrato: un prodotto rigorosamente bio, coltivato a km zero, sicuro nella provenienza e negli effetti. Non so che piega prendera' il dibattito in Aula e se davvero la maggioranza dei colleghi parlamentari si schierera' dalla parte della legalizzazione, della coltivazione e del consumo con potenziale vendita della droga. Spero di no.
Spero che qualcuno nel Governo si metta dalla parte delle nuove generazioni, dalla parte dei genitori, dalla parte di tante persone che si misurano giorno per giorno con giovani che hanno contratto una vera e propria dipendenza dalla droga. Vorremmo che al di la' delle ideologie liberiste, scattasse la prudenza del legislatore e questa si alleasse con la prudenza dell'educatore, in una sinergia di valori che restituisca a questo paese almeno una buona dose di buon senso, senza cedere a populismi facili.
Noi- conclude Binetti- staremo dalla parte dei giovani, dalla parte della salute e dalla parte di una liberta' che non accetta dipendenze di sorta".
(Wel/ Dire)