(DIRE - Notiziario settimanale Minori) Roma, 15 lug. - Il Senegal ha deciso un giro di vite contro lo sfruttamento dei bambini mendicanti. Le autorita' hanno ordinato di togliere migliaia di ragazzi dalle strade delle principali citta' e di sanzionare chi li sfrutta per lucrare sulle elemosine.
La disposizione e' arrivata alcuni giorni fa direttamente dal presidente Macky Sall nel discorso che ha tenuto dopo le preghiere di Eid Al-Fitr, che terminano il mese sacro del Ramadan. "Ho dato istruzioni molto forti per fermare questo sfruttamento insopportabile dei bambini abbandonati in strada- ha detto Sall- Non e' perche' sono poveri o svantaggiati che li dobbiamo lasciare per la strada a mendicare".
Il fenomeno e' assai diffuso nel Paese. Secondo stime governative rese note dalle fonti di stampa locale sono almeno 30.000 i bambini costretti all'accattonaggio nella sola capitale Dakar. Questa pratica ha un fondamento religioso. Un tempo i capi religiosi, per insegnare ai loro discepoli (talibes) l'umilta', chiedevano loro di trascorrere un certo periodo raccogliendo l'elemosina. Era, in sostanza, un passaggio della formazione dei ragazzi.
Da anni pero' si e' assistito a una degenerazione del fenomeno. I bambini vengono affidati a guaritori tradizionali o capi di scuole coraniche. Questi li costringono a mendicare e a tornare alla sera con una quota di denaro prefissata. Se il ragazzo non riesce a raccogliere la somma, viene picchiato. I giovani vengono trascurati e si aggirano per le citta' con vestiti laceri e scalzi, cosi' come riportano fonti di stampa cattolica italiana.
"Tutti- ha detto Sall- devono mobilitarsi contro l'accattonaggio infantile. Non e' una questione religiosa, perche' i veri maestri non impongono ai talibes di mendicare giorno e notte per le strade. Quanto avviene non ha nulla a che fare con l'Islam". Per contenere il fenomeno, nel 2005 e' stata approvata una legge che vieta l'accattonaggio e prevede pene tra tra i due e i cinque anni di carcere e multe salate per chi li sfrutta. La legge pero' non viene applicata. E sulla mancata applicazione gravano probabilmente le pressioni di alcuni leader religiosi influenti del Paese.
Ora pero' Sall ha deciso di fare sul serio e di prendere di petto il problema: "coloro che continuano a indulgere nella pratica si troveranno ad affrontare la legge. Dobbiamo lavorare tutti insieme per sradicare lo sfruttamento dei bambini".
(Wel/Dire)