(DIRE - Notiziario settimanale Minori) Roma, 15 lug. - Il piu' piccolo ha meno di 13 anni, lo hanno trovato i soccorritori quando ormai non respirava piu'. Insieme a lui, morte per asfissia, altre tre persone. Erano a bordo di un barcone di legno caricato all'inverosimile: in tutto erano 352 i migranti, tra cui un terzo composto da donne e bambini, anche molto piccoli. A soccorrerli a 17 miglia dalle coste libiche la nave Responder di Moas ed Emergency. "Raccontare questo recupero fa davvero male- sottolinea l'organizzazione fondata da Gino Strada - nella stiva del barcone abbiamo trovato quattro corpi senza vita. Uno era un ragazzino. Mimmo e Gigi, il nostro medico e il nostro infermiere, sono intervenuti immediatamente per assistere altre tre persone in condizioni molto critiche. Ne hanno rianimate due, erano in arresto respiratorio probabilmente da asfissia".La maggior parte dei passeggeri e' di nazionalita' eritrea e al momento viaggiano in sicurezza sulla Responder in attesa di sapere dove sbarcare. Nella morgue della nave anche le quattro salme. "Non abbiamo piu' parole per descrivere questo orrore, non ce la facciamo piu' a ripetere sempre le stesse cose, questa e' una strage senza fine- sottolinea Andrea Bellardinelli, coordinatore del Programma Italia per Emergency -stavolta siamo intervenuti con il personale medico e abbiamo trovato una situazione terribile nella stiva.
Siamo riusciti a intervenire salvarne due, purtroppo gli altri erano gia' morti. Queste ennesime vittime sono la negazione di ogni diritto umano, una sconfitta che sentiamo anche sulla nostra pelle. Basterebbe un po' di lucidita' a livello europeo per evitare tutto questo".
Belardinelli sottolinea lo sforzo che si sta facendo in Italia, a tutti i livelli: dal ministero, fino alle prefetture in Sicilia, le aziende sanitarie, le ong e la capitaneria di porto. "Tutto questo pero' non basta- aggiunge- se manca una politica che non guarda alle cause, e che non cerca soluzioni condivise a livello internazionale". La migrazione e' un fenomeno sociale e come tale va affrontata. Invece assistiamo quotidianamente a una roulette dell'assurdo dove ogni naufragio porta con se' il naufragio dei diritti umani, nell'assenza completa della politica".
(Wel/ Dire)