(DIRE - Notiziario settimanale Minori) Roma, 15 lug. - "Oggi piu' che mai e' necessaria una diagnosi differenziale, una specificazione dello sviluppo del singolo bambino perche' non dobbiamo dimenticarci che una diagnosi e' funzionale a trovare una risposta terapeutica. Se ci sono tanti autismi, ci saranno anche tanti modi di intervenire per cui ritengo necessaria una polisemia di terapie e di interventi, ricordandoci che e' importantissimo fare una diagnosi precoce ma questo non va confuso con il precocizzare la diagnosi". A dirlo all'Agenzia Dire e' la psicologa, psicoterapeuta dell'eta' evolutiva e responsabile del servizio Terapie dell'Istituto di Ortofonologia (IdO) di Roma, Magda Di Renzo, intervenuta al convegno dal tema 'Autismo, Malattie rare e Dopo di noi, le sfide da vincere' all'Ipe di Napoli per la presentazione del volume del parlamentare di AP, Paola Binetti, "Lo spettro autistico".
"Attualmente- spiega la psicologa- si tende a parlare di autismi e non piu' soltanto di autismo per sottolineare come nella grande categoria di autismo ci siano situazioni totalmente differenti tra loro". E proprio l'autismo, e' un "disturbo che non riguarda specificamente una funzione ma lo sviluppo globale", quindi, per Di Renzo, "e' necessario un intervento che tenga conto della famiglia, che aiuti proprio i singoli nuclei familiari a capire come comportarsi con un bambino che ha uno sviluppo atipico che nessuno puo' sapere a priori". Attenzione focalizzata sull'intervento del genitore che deve essere "accompagnato - aggiunge - in un sistema di rete allargato anche con la scuola".
(Wel/ Dire)