Appello al garante dell'Infanzia: "C'e' da rimanere sconvolti"
(DIRE - Notiziario settimanale Minori) Roma, 24 giu. - "Nel leggere i risultati della ricerca effettuata dal Garante dell'Infanzia e dell'adolescenza della Campania, secondo cui in alcune zone di questa regione l'incesto sarebbe una 'normalita'', c'e' da rimanere sconvolti. Le scrivo perche' reputo che un dato cosi' drammatico, che si perpetua nella terza citta' d'Italia e in una delle aree piu' urbanizzate del Paese, peraltro a solo un'ora di treno dalla Capitale, non puo' rimanere senza una risposta durissima e decisa. Le chiedo, quindi, di valutare l' istituzione di un tavolo tra istituzioni, forze di polizie, Rai e associazioni che si occupano del problema. Oggi, gli italiani sanno cosa fare se vedono maltrattare un animale ma non si sa che numero chiamare dinnanzi ad un abuso del genere". E' quanto scrive il deputato del Partito democratico Michele Anzaldi, segretario della commissione di Vigilanza Rai, in una lettera inviata al Garante per l'Infanzia e adolescenza Filomena Albano, pubblicata dal quotidiano "Il Mattino".
"Non c'e' dubbio che si tratta- aggiunge Anzaldi nella lettera - di un problema complesso che si interseca con una serie di emergenze che, soprattutto al Sud, sono maggiormente accentuate nei tessuti sociali, mi riferisco in particolare a situazioni di disagio economico e di degrado, che pero' rischiano di far scattare sillogismi e pericolose equiparazioni. Dobbiamo, pertanto, rompere questo tetto di cristallo e anche il silenzio che avvolge il fenomeno. L'allarme lanciato non puo' cadere nel vuoto, soprattutto se le istituzioni devono costruire una risposta adeguata. La sua figura credo sia la piu' adatta a svolgere un compito di approfondimento e di coordinamento per monitorare la rete dei servizi sociali sul territorio, quelli di prossimita', per individuare lacune e per poi affrontarli con tutti i soggetti istituzionali e sociali, sensibilizzando anche il servizio pubblico radiotelevisivo a svolgere un ruolo di informazione e di aiuto per i bambini. Non possiamo derubricare la notizia di questi abusi a mero fatto di cronaca, perche' investe, innanzitutto, la coscienza di un Paese civile, e richiama tutti ad esercitare le proprie responsabilita' per la diffusione di una cultura di contrasto di questo aberrante fenomeno anche in riferimento al regime sanzionatorio".
(Wel/ Dire)