Africa, Temu (Amref): basta conflitti, tuteliamoli
Appello nella giornata dedicata ai piu' piccoli
(DIRE - Notiziario settimanale Minori) Roma, 17 giu. - "Le prime vittime dei conflitti sono i bambini, soprattutto in Africa, dove malattie prevenibili come polmonite, malaria o aids ne uccidono milioni ogni anno", sottolinea Florence Temu, direttrice di Amref Tanzania. Con la Dire parla in una giornata speciale, istituita il 16 giugno 1991 dall'Unione Africana, nata per favorire l'integrazione e la pace nel continente. "Purtroppo stavolta celebriamo la Giornata del bambino africano parlando di crisi" dice Temu in riferimento all'impatto dei conflitti, il tema scelto per l'edizione di quest'anno. In Tanzania, la responsabile di Amref si e' trasferita dopo una lunga esperienza in Etiopia, un Paese del quale da lunedi' scorso si scrive per i combattimenti alla frontiera dell'Eritrea. Ma i teatri di crisi in Africa sono anche altri. Dal bacino del Lago Ciad, con un milione e 800.000 sfollati solo nel nord-est della Nigeria sconvolto da Boko Haram, alla Somalia o all'est del Congo, ostaggio di gruppi ribelli che si arricchiscono con il contrabbando di coltan e altri minerali strategici.
A sud del Sahara, poi, il contesto e' gia' difficile. "L'Africa ha il tasso di mortalita' infantile piu' elevato al mondo" sottolinea Temu: "Nel 2015 sono morti tre milioni di bambini, due terzi dei quali uccisi da malattie prevenibili come polmonite, diarrea, malaria o aids".
Paradossi contro i quali Amref si batte ogni giorno. Forte di un'esperienza cinquantennale, l'Ong lavora in nove Paesi sub-sahariani. Sempre l'impegno per il diritto alla salute comincia dai piu' piccoli, custodi di ogni speranza di sviluppo. Un messaggio rilanciato oggi, e destinato in primo luogo ai responsabili politici: "I Paesi africani- dice Temu- dovrebbero aumentare il loro contributo per la spesa sanitaria, soprattutto per i bambini".
(Wel/Dire)
|