Save the Children: Attivare canali ascolto stabili nei comuni
(DIRE - Notiziario settimanale Minori) Roma, 17 giu. - Palestre che tutti possano permettersi di pagare, musei gratis, case ecologiche e auto elettriche per abbassare l'inquinamento. I bambini dicono la loro su quello che farebbero per migliorare le proprie citta' se fossero loro ad amministrarle, a pochi giorni dai ballottaggi nei principali comuni italiani.
Le voci dei piccoli, che nei filmati hanno indossato simbolicamente la fascia tricolore, sono state raccolte in cinque video realizzati dall'Ong Save the Children e saranno diffuse anche sui social network. L'iniziativa fa parte di un laboratorio di partecipazione rivolto a 60 bambine e bambini dai sette ai 12 anni, italiani e di origine straniera, che frequentano i 'Punti Luce', spazi promossi dall'organizzazione nelle aree svantaggiate di Brindisi, Roma, Milano, Napoli e Torino per contrastare la poverta' educativa. I bambini e le bambine del 'Punto Luce' del quartiere Le Vallette di Torino, per esempio, si soffermano sul tema istruzione, proponendo una scuola dove si possa "studiare non solo sui libri, ma anche facendo esperimenti". Per i bambini che frequentano i Punti Luce della Capitale, nei quartieri Torre Maura e Ponte di Nona serve una biblioteca piu' grande a scuola, visto che la loro "e' grande come uno sgabuzzino". Dai ragazzini del quartiere Sanita' di Napoli, giunge invece la richiesta di una grande piazza nella quale organizzare le feste e di maggiore sicurezza "perche' non vengano piu' uccise le persone". Uno dei piccoli sindaci intervistati a Napoli ha inoltre le idee molto chiare in tema di lotta al razzismo: "Metterei degli antirazzisti, cioe' se qualcuno e' razzista fargli cambiare idea".
Infine la proposta dei bambini del Punto Luce del quartiere Giambellino di Milano: un campo per giocare, dove non disturbare nessuno, perche' "Tutti ci dicono sempre: Qui non dovete giocare!".
"È essenziale che le nuove amministrazioni comunali attivino, con i bambini e gli adolescenti, dei canali di ascolto non sporadici ma continuativi, prendendo sul serio le loro proposte, in modo da riconoscerli come cittadini a pieno titolo della comunita' locale, secondo la Convenzione Onu del 1989 dei Diritti dell'infanzia e dell'adolescenza", dichiara Raffaela Milano, direttore dei programmi Italia-Europa di Save the Children, commentando l'iniziativa.
(Wel/Dire)