Filippine, mons. Villegas: Silenzio non e' codardia
Ma dopo attacchi di Duterte a Chiesa, non tutti sono d'accordo
(DIRE - Notiziario settimanale Minori) Roma, 10 giu. - Il presidente della Conferenza episcopale delle Filippine, monsignor Socrates Villegas, rompe il silenzio dopo i nuovi attacchi del neopresidente Rodrigo Duterte nei confronti della Chiesa: Duterte, che dice di aver subito abusi da un prete gesuita quando aveva 16 anni, ha pubblicamente accusato i vescovi e i preti filippini di ipocrisia, corruzione, abusi sui minori e di non rispettare il voto di celibato.
In un messaggio intitolato 'Comprendere il silenzio', pubblicato sul sito della sua diocesi, l'arcivescovo di Lingayen-Dagupan, sottolinea "la virtu' del silenzio" che non significa codardia.. "C'e' virtu' nel silenzio. C'e' virtu' nella parola- ha affermato- Saggezza e' comprendere quando e' il tempo di fare silenzio e quando e' tempo di parlare. Potete comprendere le mie parole se parlate il linguaggio del silenzio. Potete comprendere il mio silenzio se sapete come amare Colui che e' nato una notte silenziosa. Il mio- ha proseguito il vescovo- e' il silenzio di Gesu' di fronte all'arroganza di Pilato. Il mio e' il linguaggio della pace che rifiuta l'oscura magia della vendetta. Il mio e' il silenzio dell'attesa vigile perche' il destino si compia. Il mio e' un silenzio di rispetto nei confronti di chi ci considera come nemici ma per il quale preghiamo e chiediamo veramente per il bene e la felicita'".
Di parere diverso l'arcivescovo emerito di Lingayen-Dagupan Oscar Valero Cruz, spesso critico contro il governo: "non rimarro' in silenzio se vengono dette cose sbagliate contro la Chiesa- ha affermato- Capisco che possa essere arrabbiato. Ma dovrebbe essere arrabbiato contro persone che fanno parte della Chiesa e non con la Chiesa".
(Wel/Dire)
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