(DIRE - Notiziario settimanale Minori) Roma, 10 giu. - "È l'ennesima follia dell'amministrazione romana, speriamo che finisca presto e di poter tornare alla normalita'. Questo e' un altro esempio di come la testa spesso non sa quello che fa la coda". Cosi' il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha commentato, nel corso di un evento a Roma sulla prevenzione delle dipendenze, la mancata emissione di bandi per l'affidamento del servizio di gestione delle Case rifugio e dei Centri antiviolenza da parte degli enti locali, tra cui il Comune di Roma, che dichiarano "di non volere concedere proroghe ai contratti in essere", con la conseguente chiusura degli stessi, nonostante secondo il Ceis e il Telefono Rosa "ci sono le coperture finanziarie".
"Queste sono cose che non possono accadere- ha proseguito- Se non si e' riusciti a fare un bando, bisogna trovare una soluzione e fare una proroga. Senza contare che se non si e' capaci di fare un gara di appalto, bisognerebbe proprio andarsene. In situazioni di disagio fortissime non si puo' dare una risposta di tipo burocratico dicendo 'non abbiamo fatto il bando quindi te ne vai per strada'. Ma siamo impazziti?". Lorenzin si e' quindi impegnata "a prendere in mano la situazione: chiamero' il commissario di Roma Francesco Paolo Tronca- ha detto- per informarmi su questa vicenda".
A Roma, intanto, c'e' "un'assistente sociale per tremila minori- ha fatto sapere ancora il ministro- ma chi li vede questi bambini in difficolta'? Dove sono gli psicologi? Quando mai sono stati assunti? Qual e' la rete dell'assistenza? Nella Capitale- ha concluso- abbiamo ogni giorno delle situazioni esplosive".
(Wel/Dire)