"Richiede ingente investimento finanziario e buone pratiche"
(DIRE - Notiziario settimanale Minori) Roma, 10 giu. - L'edilizia scolastica "e' una grandissima sfida" che "richiede un ingente investimento finanziario e buone pratiche". Lo dice Patrizia Colletta, presidente del Dipartimento 'Progetto sostenibile ed efficienza energetica' e consigliere dell'Ordine Architetti P.P.C. di Roma e provincia, interpellata dal portale diregiovani.it a margine dell'incontro 'Scuole Innovative tra architettura e pedagogia', che si e' tenuto alla Casa dell'Architettura a Roma e che e' stato organizzato dal Dipartimento Progetto sostenibile ed Efficienza energetica dell'Ordine degli architetti di Roma e Provincia in collaborazione con la Struttura di missione della presidenza del Consiglio dei ministri per l'edilizia scolastica e con il ministero dell'Istruzione.
"Ripartiamo dalle scuole come motore per la riqualificazione e rigenerazione urbana della citta', per il riuso- continua Colletta- La scuola ha una doppia valenza: architettonica sicuramente, il tema della riqualificazione energetica, il recupero e riuso rifiuti, una mobilita' sostenibile. E poi c'e' il tema pedagogico". L'elemento sostanziale "e' determinato dal fatto che la scuola da il senso della comunita'. Un elemento del quale i bimbi diventano cittadini".
L'edilizia scolastica "e' sicuramente una sfida, soprattutto per la consistenza del problema. In Italia ci sono 42mila edifici censiti, 34mila attivi, il 71% costruiti, prima degli Anni 70, sono in condizioni strutturali carenti e hanno una grande dispersione di energia. Sono edifici che vanno riqualificati. È una grandissima sfida che richiede un ingente investimento finanziario e soprattutto buone pratiche e buoni progetti".
(Wel/ Dire)