(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 29 gen. - Nel 2016 'I Venerdì culturali' dell'Istituto di Ortofonologia (IdO) di Roma si trasformeranno in un 'Laboratorio sulla fiaba' strutturato in tre incontri promossi da Magda Di Renzo, direttrice della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia dell'Età evolutiva a indirizzo psicodinamico dell'IdO, e Federico Bianchi di Castelbianco, direttore dell'IdO.
Si parte il 5 febbraio a Roma alle 21, in Via Alessandria 128/b, con la fiaba su 'La fanciulla senza mani'; a seguire altre due date: l'8 aprile con 'Biancaneve e Rosarossa' e il 6 maggio su 'Il Compare, Comare Morte, Ucceltrovato'.
"Soltanto avvicinandosi alle rive dell'inconscio, laddove le fiabe sono nate, è possibile comprenderle", ha scritto Eugen Drewermann, teologo e psicoanalista tedesco. "Le fiabe sono racconti per adulti più che per bambini. Il loro messaggio proviene in gran parte da un mondo di immagini e di sapienza presente già nei miti antichi e nella tradizione orale dei popoli primitivi. Soltanto con la scomparsa della religione primitiva- continua lo psicoterapeuta tedesco- le fiabe sono decadute a storie riservate ai bambini". Anche in questa "nuova veste, tuttavia, il loro contenuto e il loro linguaggio simbolico descrivono e interpretano il destino umano sulla base dei grandi conflitti e movimenti della natura, proprio come accade nella tradizione mitologica".
Il 'Laboratorio della fiaba' vuole quindi riportare al centro dell'attenzione il tema della narrazione e le finalità psicoterapeutiche dell'utilizzazione di questo strumento nell'ambito del lavoro clinico con bambini e adolescenti. Ogni serata, il narratore racconterà la fiaba in oggetto e a questo seguirà l'intervento del commentatore che riporterà una breve rassegna critica e interpretazioni relativamente alla fiaba.
L'intero gruppo di ascolto, sollecitato da questi stimoli, sarà invitato a discutere i temi trattati, con particolare riferimento alle amplificazioni cliniche che ne possono scaturire sulla base della propria esperienza, formazione e orientamento.
-LA FANCIULLA SENZA MANI. Perfino nel mondo delle fiabe sono pochi i racconti che esprimono tanta sofferenza e crudeltà incomprensibile. Quello narrato ne 'La fanciulla senza mani' è un mondo in cui nessuno dei personaggi coinvolti ha intenzione di causare dolore all'altro, eppure una tragica necessità impone un'azione mostruosa: la mutilazione della propria figlia. In seguito, fatali falsificazioni di messaggi provocano la fuga e l'esilio. Perché mai- sembra chiedersi la fiaba- bisogna sopportare una simile sofferenza prima che, come per miracolo, giungano salvezza e felicità? Perché spesso è necessario un lungo periodo di separazione e di esilio prima di ritrovarsi insieme a casa? La partecipazione al laboratorio è limitata, per cui è necessaria la prenotazione. Tutte le informazioni su www.scuolapsicoterapia@ortofonologia.it (Wel/ Dire)