MINORI. Unicef: Inverno, preoccupazione per i bimbi
Nel 2015, oltre 253.700 hanno attraversato il Mediterraneo
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 22 gen. - L'Unicef ha lanciato un allarme per i bambini che stanno arrivando nell'Europa sudorientale in questo rigido inverno, perché sono fisicamente esausti, impauriti, stressati e spesso hanno bisogno di assistenza medica. Le temperature sotto lo zero e la neve stanno aggravando le loro deboli condizioni fisiche, mentre molti altri in viaggio non hanno abiti adeguati o accesso ad una nutrizione appropriata alla loro età. Inoltre, la mancanza di rifugi e di inadeguato riscaldamento in molti centri di accoglienza, così come di bus e treni stanno ulteriormente aggravando la situazione.
Secondo l'Unicef, tra i rifugiati e i migranti arrivati (nei Paesi dell'area balcanica) adesso più di uno su tre è un bambino: una percentuale che continua a crescere. Secondo fonti nazionali, nella Ex Repubblica jugoslava di Macedonia, a dicembre la percentuale di bambini era del 37%, rispetto al 23% di settembre. In Serbia, a dicembre, i piccoli rappresentavano il 36% rispetto al 27% di settembre. Negli spazi allestiti in Serbia, a dicembre, la maggior parte dei minori in transito erano neonati e bambini tra i cinque e i nove anni. Nel 2015, su oltre un milione di rifugiati e di migranti che hanno attraversato il Mediterraneo e sono arrivati in Europa via mare, si stima che 253.700 erano, appunto, bimbi, uno su quattro.
Il coordinatore speciale Unicef per la crisi dei rifugiati e dei migranti in Europa, Marie-Pierre Poirier ha dichiarato che i bambini sono particolarmente soggetti a infezioni respiratorie, problemi di digestione e diarrea. L'uso non controllato di alimenti per bambini può comportare serie conseguenze per la loro salute. Secondo l'Unicef le informazioni condivise su quelli più vulnerabili in transito restano insufficienti, principalmente a causa della rapidità con cui le popolazioni si spostano. Poirier ha aggiunto che l'Unicef si sta impegnando con i suoi partner per sviluppare piani di emergenza per le popolazioni in movimento e per aiutare il crescente numero di persone che rimane bloccata lungo il viaggio.
Negli ultimi tre mesi, l'organizzazione e i suoi partner hanno aiutato 81.000 bambini con servizi, spazi a loro misura adatti all'inverno nella ex Repubblica jugoslava di Macedonia, in Serbia e in Croazia. Inoltre, circa 18.000 minori hanno ricevuto cure specialistiche presso spazi Unicef per madri e figli. Nell'ultimo mese, l'organizzazione ha distribuito 13.500 kit comprendenti abiti invernali, coperte, fasciatoi e passeggini. In Croazia, 6.000 bambini hanno ricevuto equipaggiamenti per l'inverno, un numero simile è stato rifornito anche nella Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, mentre in Serbia, circa 8.000 hanno ricevuto aiuti di base per l'inverno. Nello stesso periodo: - Nella Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, 11.651 donne, delle quali 803 erano in gravidanza, hanno ricevuto assistenza.
Nell'ultima metà di dicembre, 394 donne e 495 bambini hanno avuto accesso a servizi sanitari.
- In Serbia, 2.802 bambini sono stati allattati al seno e/o hanno ricevuto alimenti appropriati alla loro età, e 1.508 madri hanno ricevuto consulenza e supporto sulla salute e la nutrizione dei loro figli.
- In Croazia, più di 1.200 bambini hanno ricevuto cure presso gli spazi per madri e bambini e 352 madri hanno avuto supporto per l'allattamento al seno.
Nell'ambito della campagna "Bambini in pericolo-Non è un viaggio. E' una fuga", Unicef Italia ha lanciato la petizione "Indignamoci" per i diritti dei minorimigranti e rifugiati.
(Wel/ Dire)
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