(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 15 gen. - "Sono il primo ministro che torna al Cira nel giro degli ultimi quindici anni e sono felice di farlo in un momento in cui l'Italia ha messo un punto fermo, a livello europeo, al suo programma per l'Agenzia spaziale". Così il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, che con la tappa al Centro di ricerche di Capua, in provincia di Caserta, ha chiuso il suo mini tour campano nelle scuole di frontiera del Parco Verde di Caivano.
"Vorrei tanto- ha proseguito Giannini- che questo fosse l'anno della ricerca dopo i due dedicati alla scuola. I 92 milioni aggiuntivi alla Agenzia spaziale sono un contributo molto concreto. Anche quelli destinati al Cira, anche se in misura minore, sono un segno tangibile, molto più di qualcosa di prettamente simbolico". L'Italia, dice, "vanta una grossa tradizione" che non "può essere dimenticata".
Non è un caso se "siamo il Paese europeo con il maggior numero di astronauti e il successo della Cristoforetti lo dimostra. Ma dimostra anche quanto sforzo ci sia dietro il suo lavoro da parte di tutto il Paese. È quindi una storia importante che ci spinge all'impegno".
Il titolare del dicastero di Viale Trastevere scende poi nel concreto della sua visita. "Da un punto di vista operativo sono qui anche per ridefinire gli obiettivi che sono alla base della nascita dello stesso Cira. Il programma ha bisogno di un rilancio quindi invito, a giorni, il Cra, l'Agenzia spaziale e lo stesso Miur, all'apertura di un tavolo. È da qui che dobbiamo ripartire. Non è questa una fase 'b' è una fase nuova".
(Wel/ Dire)