(DIRE- Notiziario settimanale Minori) Roma, 19 feb. - Circa 13,5 milioni di persone hanno urgente bisogno di aiuti salvavita all'interno della Siria, compresi 6 milioni di bambini: 6,5 milioni di persone, tra cui 2,8 milioni di minori, sono sfollate all'interno dei confini nazionali. Piu' di 4 milioni di persone sono fuggite nei paesi limitrofi. Di questi, 2,3 milioni sono, appunto, bimbi. In Siria, circa il 26% degli ospedali non e' funzionante, con il risultato che il 42% della popolazione non ha accesso ai servizi sanitari di base e circa un terzo dei bambini sotto i cinque anni non sono stati raggiunti con le vaccinazioni di routine. Una scuola su quattro e' distrutta, danneggiata o occupata e piu' di 2 milioni di bambini non hanno accesso alla scuola. Il 70% della popolazione vive senza regolare accesso all'acqua potabile.
"Dopo quasi cinque anni di conflitto, la popolazione siriana sta affrontando la piu' grande crisi umanitaria al mondo e i bambini stanno pagando il prezzo piu' alto. Per questo, Unicef Italia rilancia la campagna di raccolta fondi 'Assediati dalla fame', con cui sara' possibile garantire aiuti salvavita a questi bambini, con donazioni attraverso il sito www.unicef.it", ha dichiarato il presidente di Unicef Italia, Giacomo Guerrera.
Nonostante questo, alcuni giorni fa, un convoglio di sette camion Unicef-Sarc ha raggiunto Nubul e Zahra (due citta' del Governatorato di Aleppo con limitato accesso umanitario da piu' di tre anni) con forniture idriche e servizi igienico-sanitari per 20.000 persone, kit sanitari per 30.000 persone e scorte alimentari per 20.000 bambini e donne in gravidanza e in allattamento. Nella parte occidentale della citta' di Aleppo, l'Unicef continua ad ampliare le sue operazioni di distribuzione dell'acqua tramite autobotti: attualmente fornisce cinque milioni di litri di acqua al giorno, sufficienti a soddisfare le esigenze di oltre 330.000 persone.
Nella parte orientale della citta', l'accesso rimane limitato. Di conseguenza, le persone, per l'uso domestico, fanno prevalentemente affidamento su pozzi contaminati correndo gravi rischi per la salute. Se l'assistenza umanitaria non verra' consentita in questa area di 300.000 persone, "saranno 129.000 i bambini a rischio di essere tagliati fuori dagli aiuti e dai servizi essenziali", spiega ancora Guerrera. L'Unicef si sta preparando ad iniziare il trasporto dell'acqua nella zona est di Aleppo. Non appena sara' garantito l'accesso, saranno inviati 100 serbatoi di acqua e 50 generatori per Aleppo orientale; cosi' sara' possibile alimentare i pozzi esistenti che servono almeno 150.000 persone.
(Wel/ Dire)