(DIRE- Notiziario settimanale Minori) Roma, 12 feb. - "Il tema delle mutilazioni genitali femminili e' di estrema attualita' e purtroppo ci riguarda sempre piu' da vicino". Tanto che in Italia ci sarebbero mille bambine a rischio. Lo dichiara in una nota Liliana Ocmin, responsabile dipartimento Donne, immigrati.
giovani della Cisl e coordinatrice nazionale Donne Cisl nella Giornata internazionale contro le mutilazioni genitali femminili e nella Giornata mondiale ecclesiale contro la "tratta".
"Questa pratica assurda, infatti, non riguarda solo i paesi indicati da Unicef e Oms, soprattutto quelli dell'Africa sub-sahariana- continua Ocmin- ma anche il nostro continente attraverso le migrazioni, divenute negli ultimi tempi sempre piu' strutturali a cause di guerre, miseria e catastrofi ambientali". Il Parlamento europeo, non a caso, "ha stimato che 500.000 donne e bambine che vivono in Europa stanno soffrendo le conseguenze delle mutilazioni genitali femminili e che 180.000 sono a rischio ogni anno". In Italia, nonostante la legge del 2006 che vieta e persegue gli autori di tali reati, "sarebbero 35.000 le donne sottoposte a queste pratiche ed oltre mille bambine a rischio", ribadisce. Di fronte a questi "dati allarmanti", entra in gioco "la nostra idea di alleanza con le donne immigrate attiviste nelle comunita' di origine presenti sul territorio, una maniera concreta e diretta per sensibilizzare sulla pericolosita' di queste pratiche che ledono il diritto alla salute ed all'integrita' fisica". La sensibilizzazione e l'educazione scolastica "hanno fatto tanto finora ma possono fare di piu'. Si procede troppo lentamente", sottolinea. A questi ritmi, secondo l'Agenzia Onu Unfpa, occorre attendere il 2074 per il dimezzamento del fenomeno. Ecco perche', "diviene fondamentale pertanto incrementare le attivita' e le iniziative per accelerare il processo di sensibilizzazione".
Come Coordinamento donne Cisl, conclude Ocmin, "il nostro impegno e' totale: proseguiamo con la nostra azione di informazione e sensibilizzazione nei luoghi di lavoro rilanciata nel 2011 con la Campagna 'Mgf: Mutilazioni giunte alla fine, consapevoli che tutti, parti sociali, politica, istituzioni, debbano fare di piu' per debellare questa pratica e ridare dignita' a donne e minori", conclude.
(Wel/ Dire)