NEL 2015 CALATI DEL 2%; USP: TUTTI HANNO TROVATO POSTO IN CLASSE
(DIRE - Notiziario settimanale Minori) Bologna, 5 feb. - Tre anni fa le classi erano troppo piene per accoglierli. Quest'anno, invece, gli alunni stranieri che arrivano nelle scuole elementari e medie di Bologna ad anno iniziato non sono piu' un'emergenza. "La quasi totalita' ha trovato posto e non abbiamo piu' nessuna segnalazione di casi difficili di inserimento", assicura Anna Lombardo dell'Ufficio scolastico provinciale, intervenuta in commissione Istruzione a Palazzo D'Accursio, seduta chiesta dalla Lega nord per fare il punto proprio sui minori stranieri nelle scuole bolognesi. Secondo i dati del Comune, i cosiddetti alunni "nai" (nuovi arrivi in Italia) da gennaio 2015 sono 252, in calo del 2% rispetto all'anno prima, e rappresentano il 5% degli iscritti alle elementari e medie di Bologna. In generale, gli alunni stranieri del primo ciclo sono 4.923, di cui 3.211 nati in Italia. Nel complesso, a Bologna sono 20.575 i bambini italiani e stranieri che frequentano le elementari e medie.
"Credo che l'emergenza sia finita- afferma Lombardo- il picco di arrivi di tre anni fa e' diminuito progressivamente" ed ad oggi "non vengono piu' respinte istanze di iscrizione". Dopo quel momento critico, quando si arrivo' anche a istituire una classe di soli bimbi stranieri alle scuole Besta, venne siglato un protocollo e modificata l'organizzazione dell'accoglienza degli alunni stranieri a Bologna. Furono create cinque scuole-polo, che hanno accesso ai dati su tutte le classi bolognesi in modo da poter smistare i nuovi arrivi. Inoltre, le prime classi di elementari e medie vengono ora istituite con numeri piu' bassi (non piu' di 27-28 alunni), proprio per essere in grado di inserire nuovi alunni. Una commissione valuta le domande di iscrizione, in modo che che i bambini vengano inseriti in base sia all'eta' anagrafica sia al livello di preparazione.
"Verifichiamo i posti chirurgicamente e il sistema sta funzionando", conferma Filomena Massaro, preside dell'Ic 12, una delle cinque scuole-polo. Nel suo istituto, "gli arrivi sono costanti- spiega Massaro- da settembre a oggi abbiamo avuto 60 richieste, di cui 58 gia' sistemate". Due invece sono arrivate nelle ultime settimane ed e' in corso la valutazione. "E' un dato parziale- sottolinea Massaro- che pero' rappresenta i passi avanti notevoli che abbiamo fatto rispetto alle difficolta' della primavera scorsa. Non dico che i problemi siano finiti, qualche famiglia ha ancora pregiudizi- ammette la preside dell'Ic 12- ma l'importante e' il numero: se i nuovi arrivi vengono distribuiti, c'e' inclusione. Se gli inserimenti non sono massicci, infatti, e se sono accompagnati da percorsi di alfabetizzazione, non si interrompe il percorso formativo della classe. Anzi, i nuovi arrivi possono essere vissuti positivamente".
Unico neo, la chiusura della convenzione nel giugno scorso con Opimm, che in collaborazione con la Prefettura raccoglieva i dati sui bambini stranieri e li trasmetteva alle scuole perche' avesse un quadro di previsione. "La convenzione tra Opimm e Comune e' in corso di rinnovo", spiega Massaro. Nel frattempo, "facciamo con i dati reali che abbiamo". Ad esempio, spiega la dirigente scolastica, "i genitori che hanno fatto domanda di ricongiungimento familiare possono comunque fare l'iscrizione. E se non hanno ancora il codice fiscale, possono presentarla cartacea".
(Wel/ Dire)