(DIRE- Notiziario settimanale Minori) Roma, 5 feb. - Servono 1,4 miliardi di dollari per riportare 4 milioni di bambini siriani a scuola. A lanciare l'appello l'Unicef e altre agenzie che stanno coordinando la risposta al conflitto brutale che sta distruggendo il Paese. La crisi dell'istruzione nella regione e' sotto i riflettori di una conferenza in programma a Londra, co-organizzata da Regno Unito, Germania, Kuwait, Norvegia e Nazioni Unite. I leader di oltre 30 Paesi sono attesi al meeting, con l'obiettivo di raccogliere nuovi fondi per interventi concernenti una risposta immediata e a lungo termine per le persone colpite dalla crisi.
"L'ampliarsi della crisi per i bambini cresce ora dopo ora, per questo abbiamo paura che la Siria stia perdendo un'intera generazione di giovani", cosi' Peter Salama, direttore regionale dell'Unicef per il Nord Africa e il Medio Oriente. In Siria, le uccisioni, i sequestri e gli arresti di studenti e insegnanti sono diventati normali, cosi' come gli attacchi arbitrari alle scuole. Circa una scuola su quattro non puo' essere utilizzata perche' e' stata danneggiata, distrutta o utilizzata come rifugio per gli sfollati interni o per scopi militari. A fronte del lavoro svolto dai partner e dai donatori, l'istruzione e la protezione dei bambini rappresentano ora una priorita'.
I promotori si attendono che l'incontro londinese determini un cambiamento radicale necessario per: portare tutti i bambini a scuola, proteggere coloro che sono a rischio di abbandono scolastico, ampliare gli ambienti di apprendimento sicuri e inclusivi, reclutare e formare piu' insegnanti, migliorare la qualita' dell'istruzione, e sostenere lo sviluppo di tecniche, opportunita', competenze professionali e per i giovani.
Al meeting di Londra i Governi sono anche invitati a fare maggiore pressione sulle parti in conflitto in Siria per porre fine agli attacchi contro scuole e altri luoghi di apprendimento, in conformita' con il diritto umanitario internazionale.
(Wel/ Dire)