Aleppo, Binetti: Monito Unicef per tutto Occidente
In Parlamento mozione, noi responsabili. Bando a indifferenza
(DIRE - Notiziario settimanale Minori) Roma, 23 dic. - "L'Unicef ha proclamato l'Aleppo Day, una occasione concreta per mettere i bambini di Aleppo al centro della nostra attenzione, con tutte le loro difficolta', compresa quella terribile sensazione di incertezza che riguarda il loro futuro. Il Parlamento italiano ha approvato all'unanimita', solo poche settimane fa, una mozione per Aleppo di cui sono stata prima firmataria". Lo afferma l'onorevole Paola Binetti, Udc.
L'obiettivo era quello di "sollecitare il ministero degli Esteri e tutte le organizzazioni umanitarie a non chiudere gli occhi davanti ad una ennesima mattanza degli innocenti, perche' tali sono i bambini di Aleppo. Condannati ad una progressiva malnutrizione per mancato arrivo delle derrate alimentari- dice Binetti- impossibilitati a curarsi se si ammalano, perche' sono spariti i farmaci, privati della gioia di giocare perche' intorno e' tutto un orrore di morte che sibila tra i bombardamenti di una parte politica e dell'altra".
Oggi l'Aleppo day "ci restituisce l'incredibile contraddizione del nostro tempo, in cui i bambini italiani, ma anche tutti i bambini dei Paesi occidentali, riceveranno in abbondanza regali, mentre vivono in un mondo scintillante di luci, che ricorda quanto sia vicino il Natale. Non cosi' ad Aleppo- continua Binetti- dove tra le persone a maggior rischio i sono proprio le famiglie cristiane, che non hanno voluto, o potuto, abbandonare la loro terra. Inutilmente Papa Francesco cerca di parlare ai potenti della terra per richiamarli alle loro responsabilita'.
Davvero non c'e' peggior sordo di chi non vuol sentire". Per l'onorevole Udc, "i corridoi umanitari, piu' volte invocati, e mai resi operativi, quella tregua per Aleppo, invocata dall'Onu, dall'Europa, durata sempre soltanto una manciata di poche ore, quegli accordi internazionali per favorire l'esodo dalla Siria a condizioni piu' umane, sembrano tutte iniziative destinate a fallire, perche' manca lo snodo principale di chi davvero vuole la Pace e per la pace e' disposto a battersi. Oggi forse possiamo rilanciare la speranza e tornare a bussare alle porte di quanti dovrebbero garantire la pace, ma invece sono complici di un vero e proprio genocidio, che sta distruggendo intere generazioni. Quando Aleppo verra' ricostruita, e nonostante tutto quel tempo verra', ci saranno intere generazioni che mancheranno all'appello e l'Aleppo day richiama ognuno di noi a questa responsabilita' nei confronti delle generazioni di quei bambini e di quei giovani che vivono in condizioni di alto rischio ad Aleppo. La storia non perdonera' all'Occidente la sua indifferenza verso questo paese del Medio-Oriente, carissimo alla cultura e alla tradizione cristiana, anche perche' accolse le prime comunita' cristiane dopo la distruzione di Gerusalemme. E ora- conclude Binetti- meriterebbe ben altra accoglienza".
(Wel/ Dire)
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