Ponti, Monteverde scuola-famiglia-studenti dialoghino
Sportelli in 12 istituti, Ferrazzoli: puntiamo su formazione docenti
(DIRE - Notiziario settimanale Minori) Roma, 16 dic. - "Uno sportello per affrontare non solo le difficolta' percepite dai minori e dagli adulti (genitori e docenti), ma anche per conoscere il perche' avvengano determinati comportamenti. La triade scuola-famiglia-studenti deve dialogare per imparare ad affrontare e prevenire tutte le problematiche che possono manifestarsi in eta' evolutiva, dai disturbi del comportamento alimentare alle difficolta' in ambito identitario e sessuale.
Naturalmente il tema interculturale e' presente, ma non e' il solo". Lo chiarisce Emiliano Monteverde, assessore alle Politiche sociali del Municipio Roma I Centro, commentando il progetto PONTI in collaborazione con l'Istituto di Ortofonologia di Roma (IdO).
Lo sportello sara' attivato nei dodici istituti comprensivi del Municipio I di Roma. "L'elemento relazionale e' molto importante- prosegue l'assessore- perche' viviamo in una societa' che ha dimenticato come si comunica. Offrire ai giovani dei punti di riferimento diventa quindi fondamentale".
Il tema centrale e' l'integrazione, l'inclusione e il sostegno psicologico a scuola. Per affrontare le tematiche piu' complesse e prevenire l'emersione di eventuali disagi sono previste le attivita' laboratoriali. "La logica e' parlare- conferma Monteverde- le scuole sono il luogo dove e' possibile rintracciare la gran parte dei segnali legati a un possibile disagio e, lavorando insieme, possiamo affrontarli e costruire esperienze positive di crescita comune". (Qui l'intervista http://www.diregiovani.it/wp-content/uploads/2016/11/Ponti_sitotos ca.mp4).
Il progetto puntera' moltissimo sulla formazione del corpo docente: "Faremo un lavoro completo per l'individuazione e la formazione dei docenti per aiutarli ad affrontare le situazioni piu' complesse. Saranno previsti degli screening per individuare tutti i ragazzi e i bambini con possibili difficolta' scolastiche, comportamentali ed emotive precoci o potenziali, puntando anche sull'individuazione della plusdotazione, dei Disturbi specifici dell'apprendimento(Dsa) e dei Bisogni educativi speciali (Bes)", precisa Flavia Ferrazzoli, psicoterapeuta dell'IdO e coordinatrice del lavoro dell'equipe di esperti all'interno degli sportelli di ascolto.
"Gli sportelli e le attivita' laboratoriali ci permetteranno di lavorare a 360 gradi sui docenti, le famiglie e i ragazzi per gestire al meglio tutti gli aspetti emotivi in maniera giocosa. Nella scuola non si fa terapia ma si prevengono le importanti difficolta' che potrebbero insorgere- conclude la psicoterapeuta- e, laddove emergeranno, bisognera' fare rete con il territorio".
(Wel/ Dire)
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