(DIRE-Notiziario settimanale Minori) Roma, 2 dic. - A Mosul circa la meta' di tutti i bambini e le loro famiglie non hanno piu' accesso all'cqua pulita, dopo che, a causa del conflitto, e' stata distrutta una delle principali condutture idriche. Il danno nella conduttura - una delle tre principali per il rifornimento d'acqua dei civili nella parte orientale di Mosul - si trova in zone della citta' ancora sotto il controllo del cosiddetto Stato Islamico, rendendo quindi impossibile una riparazione rapida.
"I bambini e le loro famiglie a Mosul stanno affrontando una situazione terribile. Non corrono solo il rischio di venire uccisi o feriti nei combattimenti a fuoco, ma adesso oltre mezzo milione di persone non ha acqua potabile", ha dichiarato Peter Hawkins, Rappresentante dell'Unicef in Iraq.
Le autorita' irachene stanno attualmente trasportando acqua verso la parte orientale di Mosul, ma questi rifornimenti non bastano a coprire i bisogni dei residenti. Se la fornitura d'acqua non sara' ripristinata nei prossimi giorni, i civili saranno costretti a fare ricorso a fonti non sicure, che esporranno i bambini al rischio di malattie legate all'acqua, come ad esempio diarrea acuta, e alla minaccia della malnutrizione. I bambini che vivono nelle aree colpite sono gia' provati da anni di condizioni di vita estremamente dure.
L'Unicef sta supportando il Governo Iracheno nel riattivare i pozzi che si trovano nelle vicinanze e gli impianti di trattamento delle acque, per garantire acqua alle aree colpite nella parte meridionale di Mosul e nel lato sud occidentale delle aree recentemente riconquistate, fino a quando non sara' possibile accedere e riparare la conduttura idrica danneggiata.
"L'Unicef chiede a tutte le parti in conflitto di consentire sia la distribuzione di aiuti sia la riparazione necessaria. Le infrastrutture civili non devono mai essere attaccate", ha concluso Hawkins.
(Wel/ Dire)