(DIRE - Notiziario settimanale Minori) Roma, 29 apr. - Educatori non ci si improvvisa. "Ringraziamo Vanna Iori per questo impegno. Piu' di 150 mila persone che si occupano di settori cosi' delicati attendono da tempo questa legge, che tutela non solo i professionisti ma anche i consumatori che usufruiranno delle nostre prestazioni". Cosi' Agostino Basile, presidente dell'associazione Pedias (Pedagogisti ed educatori associati italiani), nel corso dell'incontro in diretta streaming promosso dall'agenzia DIRE sul ddl Educatori che ha recentemente incassato il primo "si'" alla Camera.
"Come Pedias attendiamo tale legge da tantissimi anni- ricorda Basile- io sono pedagogista da piu' di 30 anni e gia' nei primi anni 90 chiedevamo un riconoscimento della nostra professione, che finalmente arrivera'. Abbiamo collaborato a rendere questo disegno di legge il migliore possibile- continua il presidente di Pedias- e siamo pronti ad offrire i nostri suggerimenti".
Il pedagogista ha partecipato alle audizioni in VII commissione della Camera dei deputati "per affrontare tutti gli elementi di criticita'- ricorda Basile- e posso dire che sono stati risolti". La legge disciplina "la nostra professione di educatori e pedagogisti in un quadro normativo chiaro: occorre la laurea quale preparazione di base. Abbiamo assistito per troppo tempo a persone che si autodefinivano educatori e pedagogisti e l'aver specificato che occorre la laurea abilitante e' una tutela. Questo termine 'abilitante'- continua- ci lascia piacevolmente sorpresi".
SBOCCO PROFESSIONALE PER MIGLIAIA PEDAGOGISTI - "Una legge che aprira' spazi lavorativi e sbocchi professionali per migliaia di pedagogisti in Italia", conferma Basile.
Un disegno di legge che "pone un quadro chiaro sui campi di intervento". Basile parte dalla genitorialita', "un campo molto attuale nel quale noi pedagogisti rappresentiamo un valido aiuto". Poi ci sono i bambini con difficolta': "Vediamo spesso minori con sospette ipotesi diagnostiche. Sembra che oggi ci sia una vera e propria 'epidemia da dislessia', ma non e' cosi'.
Dietro questo disturbo dell'apprendimento- sottolinea l'esperto- si celano fragilita' emotive e sanitarie".
Basile si felicita, infine, della presenza del mondo della sanita'. "In questo ambito i pedagogisti sono presenti, come anche in altri settori: le carceri, il mondo minorile e il mondo degli anziani".
(Wel/ Dire)