(DIRE - Notiziario settimanale Minori) Roma, 15 apr. - "I bambini dello Yemen stanno subendo le conseguenze di un conflitto terribile. La cessazione delle ostilita' che dovrebbe iniziare oggi e' un'opportunita' per le parti coinvolte ad agire per migliorare la loro protezione. L'anno scorso, le Nazioni Unite hanno verificato un significativo incremento di gravi violazioni dei diritti dei bambini da parte di tutti gli attori coinvolti nel conflitto in Yemen. Secondo gli ultimi dati, 900 bambini sono stati uccisi, un dato sette volte superiore rispetto al 2014. Il reclutamento di minori e' aumentato di cinque volte, con 848 casi verificati. Gli attacchi alle scuole e agli ospedali sono raddoppiati, colpendo oltre 115 strutture. L'interruzione della distribuzione di servizi di base ha privato migliaia di piccoli dei loro diritti fondamentali all'istruzione e alla salute". Lo dicono in una dichiarazione congiunta, Leila Zerrougui, rappresentante speciale del segretario generale Onu per i bambini e i conflitti armati e Peter Salama, direttore regionale Unicef per il Medio Oriente e il Nord Africa.
"Le violazioni che le Nazioni Unite hanno potuto verificare- proseguono i due- rappresentano solo la punta dell'iceberg, ma rivelano trend molto preoccupanti. Innanzitutto, si stima che i bambini rappresentano un terzo di tutti i civili uccisi e quasi un quarto dei feriti. In secondo luogo, gli attacchi alle infrastrutture civili, in particolar modo alle scuole e alle strutture sanitarie, sono ormai diventati molto frequenti.
Infine, i bambini hanno un ruolo molto piu' attivo nei combattimenti e ai checkpoint, anche in prima linea. Tutti questi dati rappresentano un insieme di gravi violazioni del diritto internazionale umanitario e dei diritti dei bambini in Yemen.
Questi modelli hanno grandi implicazioni per la stabilita' dello Yemen e per il futuro dei suoi bambini". Da qui la speranza nella cessazione delle ostilita' e nei colloqui di pace in programma il 18 aprile.
(Wel/ Dire)