(DIRE - Notiziario settimanale Minori) Roma, 8 apr. - "Quello delle allergie e' un capitolo che riguarda buona parte della popolazione in generale e in particolare quella pediatrica. I numeri sono molto variabili e oscillano tra il 5-15% come allergie in senso lato. È molto importante, allora, arrivare ad una definizione vera della malattia, nel senso che c'e' una notevolissima richiesta di indagini allergologiche e la convinzione che molte situazioni siano causate da allergia. Ma in realta' non e' cosi': per questo e' molto importante affidarsi al pediatra e allo specialista allergologo, in modo da avere una definizione certa di allergia e di non attribuirle qualsiasi cosa accada". A parlare ai microfoni dell'agenzia Dire e' Alberto Villani, responsabile di Pediatria generale dell'ospedale pediatrico Bambino Gesu' di Roma e vicepresidente della Sip (Societa' italiana di pediatria).
Un recente studio inglese, intanto, dimostra che per tenere lontane le allergie i bambini devono mangiare di tutto. Che ne pensa? "Piu' che quello che penso- risponde Villani- e' quello che e' documentato: in passato si e' pensato per molto tempo che i bambini figli di persone allergiche, indipendentemente da quella che fosse la loro allergia alimentare o meno, dovessero essere tenuti a diete particolari prive di alcuni elementi. Si e' dimostrato invece che questo non e' vero, anzi: per far si' che chi e' realmente allergico a qualcosa possa 'vincere' la propria allergia, addirittura vengono fatte delle prove somministrando piccole dosi dell'alimento a cui il soggetto e' allergico, per renderlo di nuovo non piu' allergico. Quindi non c'e' motivo di adottare diete restrittive ne' per la mamma gravida- conclude il responsabile di Pediatria generale dell'ospedale pediatrico Bambino Gesu' di Roma- ne' per il bambino molto piccolo e nemmeno per il bambino dopo".
(Wel/ Dire)