(DIRE - Notiziario settimanale Minori) Roma, 8 apr. - Si ritorna a parlare di fiabe e questa volta le protagoniste del nuovo laboratorio de 'I venerdi' culturali' della Scuola di specializzazione in psicoterapia psicodinamica dell'eta' evolutiva dell'Istituto di Ortofonologia (IdO) di Roma saranno 'Biancaneve e Rosarossa'.
La Fiaba 161 della raccolta dei fratelli Grimm si legge in chiave psicologica a Roma nella sede della Scuola dell'IdO in via Alessandria 128 B. Con il 'Laboratorio della fiaba' l'IdO vuole riportare al centro dell'attenzione il tema della narrazione e le finalita' psicoterapeutiche dell'utilizzazione di questo strumento nell'ambito del lavoro clinico con bambini e adolescenti. "Ogni serata- spiega la direttrice della Scuola Magda di Renzo- il narratore raccontera' la fiaba in oggetto e a questo seguira' l'intervento del commentatore che riportera' una breve rassegna critica e interpretazioni relativamente alla fiaba. L'intero gruppo di ascolto, sollecitato da questi stimoli, sara' invitato a discutere i temi trattati, con particolare riferimento alle amplificazioni cliniche che ne possono scaturire sulla base della proprio esperienza, formazione e orientamento".
'Biancaneve e Rosarossa' e' una delle piu' celebri fiabe dei fratelli Grimm, "e' la storia di una crescita interiore in un'armonia ormai dimenticata. La lettura e la successiva rilettura della fiaba nella chiave psicologica sono una rivelazione. Le ricchissime amplificazioni (miti, storie delle religioni, pittura, architettura, ecc.) svelano il significato profondo e universale della fiaba offrendo una visione di serena unita' e armonia, rappresentate a tutti i livelli, tra uomo e natura, tra coscienza e inconscio, tra passato e presente, nel rapporto tra uomo e donna. Immagini che partendo dalla nostalgia per le origini parlano dei sogni antichi dell'umanita'. Questa rilettura della fiaba per bambini- chiosa la psicoterapeuta dell'eta' evolutiva- cerca di restituire all'adulto di oggi la purezza che, sembra evidente, e' andata persa".
È quindi un laboratorio per "avvicinarsi alle rive dell'inconscio, laddove le fiabe sono nate. Racconti per adulti piu' che per bambini. Il loro messaggio- scrive Eugen Drewermann, psicoanalista tedesco- proviene in gran parte da un mondo di immagini e di sapienza presente gia' nei miti antichi e nella tradizione orale dei popoli primitivi. Soltanto con la scomparsa della religione primitiva le fiabe sono decadute a storie riservate ai bambini. Anche in questa nuova veste, tuttavia, il loro contenuto e il loro linguaggio simbolico descrivono e interpretano il destino umano sulla base dei grandi conflitti e movimenti della natura, proprio come accade nella tradizione mitologica".
(Wel/ Dire)