(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 25 set. - Novak Djokovic, Goodwill ambassador dell'Unicef, ha visitato uno spazio a misura di bambino sostenuto dall'organizzazione a Belgrado e ha incontrato alcuni dei bambini rifugiati e migranti che hanno attraversato la Repubblica di Serbia nel loro cammino verso l'Europa occidentale. Il tennista è rimasto profondamente colpito dalla situazione dei bambini, che costituiscono quasi un terzo della popolazione di rifugiati e migranti, la maggior parte in fuga dalla violenza in Siria, Afghanistan e Iraq. "Hanno viaggiato con le loro famiglie per giorni, sopportando un fortissimo caldo, così come notti umide e fredde. Sono fisicamente esausti e psicologicamente traumatizzati- ha dichiarato lo sportivo- Gli spazi a misura di bambino che l'Unicef ha realizzato danno loro un posto sicuro per riposare, giocare e ricevere supporto psicosociale da professionisti qualificati". Dall'inizio dell'anno, in Serbia 129.947 persone sono stati registrate come richiedenti asilo. Secondo le stime dell'Unhcr, almeno lo stesso numero di persone ha attraversato la Serbia senza registrazione. L'Unicef ha istituito due spazi, equipaggiati con materiale didattico e giocattoli. Uno è nel comune di Presevo, vicino alla confine con la Repubblica Ex Jugoslava di Macedonia, e il secondo nella capitale Belgrado. In ciascuno di questi spazi, fino a 50 bambini per volta possono giocare e ricevere supporto psicosociale. Quasi 1.100 bambini, la maggior parte tra i 6 ei 10 anni, hanno finora riposato e giocato in questi spazi. In risposta alla crisi, l'Unicef Serbia ha aumentato gli operatori sociali a Presevo e a Belgrado per individuare i bambini più vulnerabili e le famiglie e dare loro un sostegno adeguato. Gli operatori Unicef contribuiscono inoltre a sviluppare procedure standard in caso in cui viene identificato un minore non accompagnato. A Presevo e Belgrado sono stati allestiti due angoli, dove le madri che allattano possono continuare a farlo e ricevere informazioni sanitarie. Circa 200 neonati e bambini saranno alimentati in questi spazi, dove sarà monitorato il loro stato nutrizionale. Per proteggere i migranti e rifugiati, l'Unicef e i suoi partner stanno dando le informazioni sulle mine antiuomo, visto che molte famiglie sono ora in viaggio attraverso la Croazia, dove ci sono ancora mine e ordigni inesplosi lasciati dai recenti conflitti. "I bambini rifugiati e migranti devono essere adeguatamente protetti in linea con la Convenzione sui diritti del bambino. Questi e molti altri bambini rifugiati e migranti in Europa vivono in condizioni inadeguate. Molti dormono fuori, all'aria aperta. E con l'avvicinarsi dell'inverno, la salute dei bambini è particolarmente a rischio. E' chiaro che il modo migliore per aiutare questi bambini disperati è un'azione coordinata per affrontare le cause profonde di queste grandi spostamenti- attraverso sforzi diplomatici più vigorosi che pongano fine ai conflitti, e portando aiuti umanitari e programmi di sviluppo nei paesi di origine", conclude Djokovic.
(Wel/ Dire)