(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 30 ott. - Una campagna di sensibilizzazione che prevede una raccolta fondi, un protocollo d'intesa con l'assessorato alle Politiche sociali di Roma Capitale per la promozione e monitoraggio della Convenzione sui diritti dell'infanzia a livello cittadino e una petizione al Governo italiano a sostegno dei diritti dei bambini e degli adolescenti rifugiati e migranti. Di questo si è parlato nella sede dell'Unicef Italia a Roma, alla presenza del presidente dell'Unicef Italia, Giacomo Guerrera, del presidente dell'associazione Buonacultura, Valerio Toniolo, del prefetto di Roma, Franco Gabrielli, di monsignor Liberio Andreatta e dell'assessore capitolino alle Politiche sociali, Francesca Danese.
L'iniziativa, a cura dell'agenzia Onu per l'Infanzia e dell'associazione Buonacultura, intitolata 'Non è un viaggio. È una fuga, aiuta i bambini in pericolo', è rivolta a minori rifugiati e migranti "che fuggono e continuano a fuggire anche in questi giorni- ha spiegato Guerrera- tra i richiedenti asilo in Europa, uno su quattro è un minore. Tra gennaio e luglio 2015, 141.525 bambini e adolescenti hanno richiesto asilo in Europa, con una media di 20.217 al mese. Questi bambini hanno affrontato povertà, violenza, malattie, fame o il trauma delle guerre e delle catastrofi naturali". L'Unicef, ha aggiunto Guerrera, "è con questi bambini prima, durante e all'arrivo della loro terribile fuga. Li aiutiamo nei loro paesi di origine, come nei campi profughi in Giordania o Libano, che ospitano migliaia di bambini siriani. Li aiutiamo nei paesi di transito come nella ex Repubblica jugoslava di Macedonia, Grecia o Serbia, dove forniamo loro acqua potabile, cure mediche, sostegno psicologico. E siamo al loro fianco anche nei paesi di arrivo, dove chiediamo alle istituzioni di garantire che tutti i minori ricevano la massima protezione e cura".
In questo senso, un'opportunità per il paese e per Roma è rappresentato dall'imminente Giubileo della Misericordia: "La cultura dell'accoglienza- ha concluso Toniolo- è un'arma straordinaria contro la violenza e la discriminazione e soprattutto una delle possibilità più concrete di sviluppo sociale delle nostre città". In questo quadro si inserisce il tema della sicurezza, "sempre più a rischio a causa delle spinte terroristiche degli ultimi anni verso il patrimonio culturale, ma anche verso i bambini, i minori, la parte più debole della nostra società. Più accoglienza quindi vuol dire misericordia, ma anche protezione soprattutto nei confronti dei deboli, questo è il Giubileo di Francesco".
(Wel/ Dire)