(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 16 ott. - L'affermazione del primo ministro sull'idea di aiutare i bimbi poveri con la Legge di Stabilità, "va nella direzione del punto della strutturalità, vale a dire una misura che prende in carico le famiglie. Io immagino che il primo ministro Matteo Renzi parli delle famiglie con minori in povertà e quindi di famiglie povere". E' chiaro, però, che "questo è un primo passo, mancano gli altri aggettivi: universale ed incrementale. Lo ha detto a Radio Vaticana Francesco Marsico, responsabile area nazionale della Caritas, in merito alla proposta di Renzi. "Se fosse un primo passo, però, definito già da adesso- ha aggiunto- si comincia con le famiglie povere con figli e poi si continua, questo sarebbe comunque un passo in avanti molto rilevante per la storia delle politiche sociali di questo Paese".
In generale, ha proseguito Marsico, "credo che il mondo politico sia consapevole che la crisi lascia una condizione di povertà drammatica, perché dal 2007 al 2015 si è raddoppiata la povertà assoluta nel nostro Paese, secondo i dati Istat". Quindi "credo che la consapevolezza sia molto più diffusa di quanto non lo fosse cinque o sette anni fa. Spesso la classe politica, ossessionata ovviamente e anche giustamente dalla questione dei conti della finanza pubblica in grave affanno, fa fatica a prendere un impegno duraturo". Su questo, "credo che si debba lavorare e continuare a insistere, perché la povertà altrimenti rimane lì dov'è, non si combatte effettivamente. Poi, c'è una preoccupazione sicuramente della classe politica di questo governo a tenere in ordine i conti. C'è una preoccupazione per rilanciare l'economia. Noi sosteniamo che anche la lotta alla povertà è una misura che rilancia l'economia, almeno sui territori, perché evidentemente fornisce reddito a ceti che altrimenti sarebbero condannati a non poter consumare neanche beni e servizi essenziali", ha concluso l'esponente Caritas.
(Wel /Dire)