(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 16 ott. - "L'approvazione del testo alla Camera è un passo decisamente significativo per centinaia di migliaia di bambini e adolescenti che da anni attendono una riforma che vada di pari passo con il sentirsi italiani di fatto ma non di diritto". Così Giacomo Guerrera, presidente Unicef Italia, Raffaela Milano direttrice Programmi Italia Europa di Save the Children e Mohamed Tailmoun, portavoce di Rete G2 sullo Ius soli. "Ci auguriamo- aggiungono- che il Senato ora approvi rapidamente il ddl".
L'Unicef Italia, Save the Children e Rete G2, che da anni seguono i lavori parlamentari sul tema, sono intervenuti con degli emendamenti per chiedere un ampliamento della platea dei possibili beneficiari e pur non avendo del tutto raggiunto i risultati auspicati, "non possono non riconoscere i passi avanti del testo approvato in aula".
Le organizzazioni apprezzano "il tentativo di arrivare all'approvazione del testo di riforma dell'attuale normativa sull'acquisizione della cittadinanza, tuttavia- dichiara Guerrera- ribadiamo la necessità che non venga persa l'occasione di approvare una riforma che metta il superiore interesse dei bambini e degli adolescenti e il loro diritto alla non discriminazione, principi fondanti della Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, al primo posto".
Allo stesso tempo, sottolinea Milano, "riteniamo fondamentale che nel dibattito in Parlamento si tenga sempre nel dovuto conto il rispetto e la considerazione che dobbiamo ai bambini di origine straniera che sono pienamente parte della nostra comunità nazionale, scongiurando ogni rischio di stigmatizzazione.
Auspichiamo che questa sia finalmente l'occasione perché una legge sancisca ciò che già nei fatti è una realtà".
Rete G2 avrebbe preferito una "maggiore apertura" da parte dei legislatori per ampliare la platea dei beneficiari della riforma. Ora la richiesta di "tempi rapidi per un'approvazione del provvedimento" in Senato. "Abbiamo il diritto di essere riconosciuti italiani, come già di fatto siamo, e ci aspettiamo- sostiene Tailmoun- che nella prosecuzione dell'iter parlamentare non si facciano ulteriori passi indietro".
(Wel/ Dire)