(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 9 ott. - Per l'81,8% dei ragazzi e delle ragazze gli uomini che aggrediscono la propria donna lo fanno per "squilibri psichici" o una "momentanea perdita di controllo". Dalla ricerca realizzata da Terre des Hommes, in collaborazione con ScuolaZoo su un campione di oltre 1.600 giovani tra i 14 e i 19 anni emerge la tendenza a cercare un alibi per motivare la violenza di genere. Si tratta della seconda edizione della ricerca che ha l'obiettivo di indagare e capire come evolvono le relazioni di genere in Italia. La violenza di genere è considerata sintomo di una "impotenza" degli uomini per il 59,8% dei ragazzi intervistati, mentre la percentuale si riduce al 41,4% tra le ragazze (la media e' il 52,1%).
Per il 51,3% degli intervistati, "gli uomini che maltrattano le donne lo fanno perché hanno problemi con l'alcool o altre droghe". La ong Terre des Hommes evidenzia con preoccupazione che per il 34,7% degli intervistati (ma per il 40,2% dei maschi) la violenza domestica è considerata un fatto che riguardi soprattutto le famiglie "senza educazione o molto povere" nonostante le ricerche siano nette sulla trasversalità del fenomeno. Si ritiene tuttavia un dato confortante, il fatto che per l'86,7% degli intervistati "le donne non dovrebbero sopportare la violenza all'interno della coppia, a maggior ragione se hanno dei figli".
- STEREOTIPI DI GENERE. Per l'84,6% gli uomini devono "partecipare alle attività domestiche". Ma per il 18,6% "e' umiliante". Dati solo in parte positivi emergono sugli stereotipi di genere: per l'84,6% degli intervistati - e l'80,9% dei maschi - gli uomini devono "partecipare alle attivita' domestiche". Tuttavia c'è una considerevole minoranza secondo cui e' ancora forte lo stereotipo: il 18,6% dei maschi ritiene che sia "umiliante" per l'uomo svolgere le attività domestiche, mentre per il 25,1% dei ragazzi, occuparsi della casa e della famiglia è comunque compito delle donne. Inoltre per il 45,9% degli intervistati (il 50,9% dei maschi) il ruolo della donna e' principalmente quello di madre. Il 33,4% del campione (il 43,1% dei maschi) pensa che a dirigere la famiglia debba essere il padre anche se poi le decisioni importanti devono essere prese di comune accordo (lo dice l'87,6%). Secondo il 51,5% degli intervistati "gli uomini non dovrebbero stare a casa dal lavoro dopo la nascita dei figli", un'affermazione che trova concorde ben il 55,9% dei maschi tra i 15 e i 19 anni.
- LA RICHIESTA DI EDUCAZIONE PER LA PREVENZIONE DELLA VIOLENZA. Dalla ricerca emerge tuttavia la consapevolezza, tra i ragazzi, di vivere immersi in un sistema che tende a "rinforzare gli stereotipi e la violenza di genere" (secondo il 30,8% degli intervistati anche la scuola avrebbe questa responsabilita') e, dall'altro, una domanda forte e chiara di essere aiutati. Il 77,3% degli intervistati (l'85,8 per cento delle ragazze e il 71,2% dei maschi) chiede che la scuola inserisca "ore di educazione per la prevenzione della violenza sulle donne e per il rispetto dell'identita' di genere".
(Wel/ Dire)