(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 9 ott. - "La malnutrizione infantile rappresenta uno dei problemi sanitari prioritari a livello mondiale: più di 200 milioni di bambini soffrono di qualche forma di malnutrizione; circa il 45% delle morti infantili ha come causa concomitante la malnutrizione, cioè quasi la metà dei 5,9 milioni di decessi infantili sotto i 5 anni registrati nel 2015". Lo ha detto il presidente dell'Unicef Italia, Giacomo Guerrera, in apertura del convegno organizzato al Padiglione Italia di Expo su 'Zero to 10 Feeding - Unicef.
Nutrizione e malnutrizione, dal concepimento ai primi 10 anni di vita. Il lavoro dell'Unicef', in cui sono stati affrontati tre momenti importanti per la vita di un bambino da 0 a 10 anni.
Ovvero: gravidanza e allattamento, svezzamento, verso una sana e corretta alimentazione, corretti stili di vita. L'evento è patrocinato dal ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali e dal ministero della Salute.
Anche grazie al contributo dell'Unicef, tra il 1990 e il 2014 i tassi di malnutrizione cronica sono diminuiti dal 39,4% al 23,8%, con i tassi di malnutrizione acuta che si attestano all'8%. Nel 2014, l'Unicef ha fornito più di 30.440 tonnellate di alimenti terapeutici pronti per l'uso, 346 milioni di bustine di micronutrienti in polvere e 514 milioni di capsule di vitamina A, per un valore di oltre 154 milioni di dollari. Nel 2014, poi, l'Unicef ha fornito il 39% delle scorte di alimenti terapeutici pronti per l'uso da fornitori con sede nei paesi beneficiari dei programmi di intervento. Negli ultimi cinque anni, l'Unicef ha investito più di 1,1 miliardi di dollari per i programmi di nutrizione in tutto il mondo.
"Dalla fine del 2010, grazie alle generosità dei donatori italiani, abbiamo sostenuto 10 progetti contro la malnutrizione: nove in Africa (Camerun, Ciad, Eritrea, Madagascar, Repubblica Centrafricana, Zambia, Repubblica Democratica del Congo, Costa d'Avorio) e uno in Asia, in Myanmar. Negli ultimi cinque anni abbiamo trasferito oltre 27,7 milioni di euro", ha ricordato il presidente Unicef.
Al convegno, moderato dal direttore generale Unicef Italia Paolo Rozera, hanno partecipato: Giacomo De' Besi, Knowledge manager dell'Un Expo team; Marilena Viviani, direttore Liaison Office Unicef Ginevra; Adriana Zarrelli, esperta nutrizionista; Giuseppe Ruocco, direttore generale per l'igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione del ministero della Salute; Giovanni De Virgilio, capo ufficio relazioni esterne dell'Istituto superiore di Sanità; Daniela Coclite, ricercatrice dell'Ufficio relazioni esterne dell'Istituto superiore di Sanità; e una delegazione di ragazzi del Liceo Vivona di Roma del coordinamento Pipida.
Lo scorso anno scolastico l'Unicef ha sviluppato e messo in pratica con 150 bambini di sette classi elementari di quattro città (Roma, Rieti, Milano, Taranto) un progetto pilota che ha previsto attività di laboratorio nelle mense. I bambini sono stati protagonisti del percorso alimentare, ponendosi in modo attivo nei confronti di una sana e corretta alimentazione. Il progetto verrà rilanciato quest'anno scolastico con un contributo legato allo studio e all'attivazione di percorsi formativi da parte dell'Istituto superiore di Sanità.
(Wel/ Dire)