(DIRE- Notiziario Minori) Roma, 9 ott. - Dentro e fuori la Siria, ci sono 2,7 milioni di bambini che non vanno a scuola; una scuola su quattro non può essere utilizzata; 52.500 insegnanti hanno lasciato i loro posti; la perdita di infrastrutture scolastiche è stimata in un valore di quasi 700 milioni di dollari. Insomma, la portata della crisi dell'istruzione è sconcertante. Grazie ad un accordo siglato tra l'Unione europea (Ue) e l'Unicef più di 2 milioni di bambini, le cui vite sono state distrutte dal conflitto in Siria, ora avranno un migliore accesso all'istruzione in ambienti sicuri. Una donazione di 62 milioni di euro, infatti, amplierà la risposta congiunta Unicef-Ur nel dare accesso all'istruzione a ragazzi e ragazze in ambienti protetti in Siria, Libano e Turchia. Nei paesi vicini, la metà dei bambini in età scolare non va a scuola, in particolare in Turchia e in Libano e le scuole sono sovraffollate e con risorse insufficienti.
"I bisogni sono enormi. L'Ue è stata in prima linea nella risposta internazionale alla crisi siriana, in particolare nel settore dell'istruzione, in collaborazione con l'Unicef e i governi ospitanti nella regione", ha detto Johannes Hahn, commissario europeo per la politica di vicinato e i negoziati per l'allargamento.
L'Unicef e l'Unione Europea hanno lanciato l'allarme che, con 7,6 milioni di bambini siriani che hanno bisogno di assistenza umanitaria, il paese rischia di perdere un'intera generazione di bambini. L'impegno per gli investimenti nell'istruzione aiuterà i bambini ad uscire dalla disperazione e dalla vulnerabilità. Iniziative come "No Lost Generation" (di cui l'Ue è stata uno dei principali partner), aumentano le opportunità di apprendimento, compreso quello virtuale e l'auto-apprendimento, per milioni di bambini estremamente vulnerabili.
"Questo finanziamento aiuterà i bambini siriani a vivere una vita più normale e a dare loro prospettive per un futuro migliore. Tuttavia, nonostante questi sforzi, troppi bambini rimangono fuori dalla scuola nella regione. Tutti i partner devono unire le forze per alleviare gli ostacoli che privano questi studenti del loro diritto all'istruzione. L'Ue rimane pienamente impegnata a contribuire a questo sforzo, in particolare attraverso la sua forte collaborazione con l'Unicef", ha detto Hahn. "La nostra partnership con l'Unione europea aiuterà su larga scala i bambini della Siria. E' assolutamente fondamentale che questi bambini siano in grado di proseguire la loro istruzione. Non sono soltanto le loro vite che sono in gioco, ma il futuro del loro paese e della regione", ha dichiarato Geeta Rao Gupta, vicedirettore generale dell'Unicef.
Si può sostenere la campagna Unicef "Non è un viaggio. E' una fuga. Aiuta i bambini in pericolo" con donazioni su www.unicef.it/bambininpericolo (Wel/ Dire)