(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 2 ott. - Almeno due corsi universitari specifici sull'agricoltura biologica e biodinamica, educazione alimentare nelle scuole, orti scolastici, mense biologiche in tutti gli istituti italiani. Sono queste alcune fra le molte proposte che arrivano dagli esperti del settore per ripensare in chiave bio il mondo della formazione scolastica, universitaria e professionale.
Un approccio innovativo che da una parte integra le abitudini alimentari alla formazione scolastica degli individui e dall'altra mira a creare competenze e occupazione specializzata in uno dei settori trainanti per il futuro dell'agricoltura italiana di qualità.
La proposta di "un vero e proprio Piano nazionale" è stata presentata al viceministro delle Politiche agricole, Andrea Olivero, al convegno internazionale "Il contributo della Bioagricoltura all'istruzione e alla formazione professionale", che si è tenuto all'Expo di Milano, promosso dall'Associazione agricoltura biodinamica assieme al Forum del bio in Expo "Il biologico nutrirà il pianeta", nell'apertura della giornata dedicata alla Festa del bio. "L'agricoltura biologica e biodinamica italiana", spiega Carlo Triarico, presidente dell'Associazione agricoltura biodinamica e rappresentante del forum, "è senza dubbio un'eccellenza al livello mondiale e può a pieno titolo, nella sua accezione più complessiva, rappresentare una chiave di rinnovamento sociale. In questa visione, la formazione non è pensata per essere indirizzata solo a professioni strettamente agricole. Di fatto, il Piano fa riferimento al ruolo multifunzionale dell'agricoltura e quindi contempla sia la formazione per i tecnici, che per gli esperti di accoglienza e turismo, alimentazione, valorizzazione del patrimonio rurale e culturale, gestione del territorio, impatto ambientale, interventi sociali in agricoltura. Inoltre il settore può lavorare a un progetto ambizioso per scrivere le modalità di formazione in agricoltura dei prossimi anni, a partire dal biologico e biodinamico e assumendosi una responsabilità sociale per il paese".
Tra le proposte di interventi operativi per mettere in atto questa nuova riforma si va dalle buone pratiche orientate alla promozione del biologico negli ambienti scolastici, come l'educazione alimentare, le mense biologiche in tutte le scuole e la partecipazione delle classi alla realizzazione di orti e giardini nelle scuole. O ancora l'istituzione di percorsi di istruzione secondaria di secondo grado per tecnici e professionali agrari. Per quanto riguarda il mondo universitario occorre istituire almeno due corsi di laurea in Italia dedicati all'agricoltura biologica e biodinamica.
(Wel/ Dire)