(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 2 ott. - "Adozione e affido restano due modalità diverse di venire incontro alle esigenze dei bambini, ma questa legge va verso un nuovo punto di equilibrio. Vuole orientare le differenze tra adozione ed affido verso un unico obiettivo: la continuità affettiva del bambini, requisito essenziale per la sua piena maturità". Lo afferma Paola Binetti, deputata di Area popolare (Ncd-Udc).
Per Binetti "l'adozione consiste nel cambiamento dello stato giuridico del minore, che diventa a tutti gli effetti figlio legittimo della coppia adottante, mentre l'affido ha carattere di temporaneità e non prevede un cambiamento nello stato giuridico del bambino, che mantiene un rapporto concreto con i suoi genitori naturali. Oggi però occorre prendere coscienza di un nuovo dato di fatto: L'affido, per sua natura a tempo determinato, non è più 'temporaneo', ma si prolunga, dando origine a rapporti solidi e profondi tra affidato e famiglia che lo accoglie. Questa l'osservazione alla base della legge che stiamo discutendo e che mira a sfumare la distinzione fin qui assoluta tra affidamento e adozione, per non spezzare il principio della 'continuità affettiva'".
Infine, Binetti conclude: "Proprio la possibilità che il rapporto dell'affido tipicamente a tempo, tra genitori e ragazzo, si trasformi in un rapporto stabile che fa del bambino un figlio legittimo della coppia adottante richiederà una maggiore selezione delle famiglie affidatarie, privilegiando proprio quelle che hanno una struttura il più simile possibile a quella della famiglia naturale, con un papà e una mamma, magari dei fratelli e dei nonni".
(Wel/ Dire)