(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 2 ott. - "La prossima settimana la Camera è chiamata a varare in via definitiva la nuova legge sugli affidi familiari, approvata in prima lettura dal Senato il 12 marzo. Si tratta di un provvedimento molto atteso e spero vivamente che possa essere approvato senza modifiche, così da renderlo immediatamente efficace". Lo dice Walter Verini, capogruppo del Pd in commissione Giustizia e relatore del testo in aula, che aggiunge: "Nel titolo della legge è richiamato il 'diritto alla continuità affettiva dei bambini e delle bambine in affido familiare' perché si intende ridefinire il rapporto tra procedimento di adozione e istituto dell'affidamento familiare allo scopo di evitare ai minori già traumatizzati il ripetersi di nuovi abbandoni. Infatti, le nuove norme consentiranno anche alle famiglie che hanno i minori in affido, e che posseggono i requisiti, di poterli adottare quando non è più possibile, come spessissimo accade, il ritorno nelle famiglie di origine da cui erano stati allontanati per gravissimi motivi". Non si tratta, dunque, di trasformare l'istituto dell'affido in adozione, "come qualcuno ha detto, ma di stabilire una maggiore tutela per le relazioni significative, maturate in un prolungato periodo di affidamento da un minore con la famiglia affidataria", aggiunge.
Questa legge "tenta di sanare alcuni meccanismi che non sono stati in grado fino ad oggi di tutelare i bambini coinvolti in una situazione di abbandono o difficoltà e lo fa dando la priorità alle famiglie affidatarie quando scatta la procedura di adozione". Per Verini, infatti, "molti minori e molte famiglie stanno aspettando questa legge per vedere rispettata l'integrità dei propri affetti e della propria storia". È proprio a loro "che abbiamo guardato nell'affrontare il provvedimento prima al Senato e poi in commissione alla Camera: ai tanti altri bambini o ragazzini che sono stati allontanati dalle persone che li avevano cresciuti, amati, accompagnati per mancanza di una legge". In commissione il parlamentare ha invitato al ritiro di tutti gli emendamenti, "certamente presentati con le migliori intenzioni, e lo stesso farò in aula". Perché "modificare il provvedimento significherebbe rinviarlo al Senato con tempi lunghissimi. Per questo mi auguro l'approvazione senza modifiche da parte della Camera e la conseguente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale". DATI. Secondo quanto emerge dal rapporto "Affidamenti familiari e collocamenti in comunità al 31 dicembre 2012", redatto nel dicembre 2014 dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, i bambini e i ragazzi di 0-17 anni fuori dalla famiglia di origine sono stimabili in 28.449. Tra questi, i minori accolti in famiglie affidatarie sono leggermente diminuiti (da 14.397 del 2011 a 14.194 del 2012) mentre quelli accolti nelle comunità residenziali sono calati in misura maggiore (dai 14.991 del 2011 ai 14.255 del 2012). Di questi, 6.750 sono affidati a parenti e 7.444 a terzi, persone singole o famiglie, appunto, che hanno dato la loro grande disponibilità con immensa generosità. Un altro dato molto significativo è rappresentato dalla durata degli affidi: il 31,7% dura più di quattro anni e il 25% da due a quattro anni.
(Wel/ Dire)