(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 27 nov. - Si è svolto nei giorni scorsi all'Istituto comprensivo di Via Anagni a Roma, un incontro con i ragazzi sul tema "Media e Minori: cosa fare e come difendersi dalle insidie del web". L'iniziativa che si inserisce nell'ambito del progetto Corecom sulla "Media education" è volta a sensibilizzare i docenti, i minori e le loro famiglie sulle insidie che possono derivare da un uso scorretto della rete.
Oltre a Maura Frasca, dirigente dell'Istituto, sono intervenuti: Michele Petrucci, presidente del Corecom Lazio, Massimiliano Valeriani, vice presidente Consiglio regionale del Lazio, Aurelio Lo Fazio, dirigente responsabile della struttura Corecom e Giammarco Palmieri, presidente del V Municipio di Roma.
"La rete può rappresentare un 'grande amico' per i cittadini di domani ma al contempo può diventare anche un 'nemico insidioso' se non usato con responsabilità e nel rispetto del prossimo. È questo il senso del ciclo di incontri con i docenti, ragazzi, le loro famiglie che il Corecom Lazio, con l'aiuto della Polizia postale, ha programmato negli Istituti della Regione per tutto il corrente anno scolastico", ha dichiarato Michele Petrucci.
"L'appuntamento assume però un significato particolare poiché cade a ridosso della Giornata internazionale dei diritti dell'Infanzia e dell'adolescenza- ha proseguito il presidente del Corecom- ovvero la data in cui venne approvata dall'Assemblea generale delle Nazioni unite a New York, il 20 novembre 1989, l'omonima convenzione. Ed è anche per sostenere convintamente i valori in essa richiamati che il Corecom Lazio è in prima linea, con la Regione Lazio, che ha testimoniato il suo impegno con la presenza del vicepresidente Valeriani, per educare le nuove generazioni ad un corretto uso delle nuove tecnologie". Valeriani rivolgendosi ai ragazzi ha detto: "La Regione Lazio, tra le prime in Italia, si doterà di una legge contro il bullismo con l'obiettivo di tutelare la crescita educativa, sociale e psicologica dei minori, promuovendo e sostenendo azioni di contrasto del fenomeno del bullismo. E per azioni di contrasto si intendono progetti di formazione e sensibilizzazione, iniziative di carattere culturale o sportivo, programmi a supporto degli adolescenti e delle loro famiglie all'uso consapevole di internet, dal momento che sono proprio i social network il mezzo più usato per diffondere video e bravate, offese e scherzi prepotenti ai danni delle vittime designate". Oggi "ognuno di noi, rappresentanti delle istituzioni, docenti, forze di polizia, famiglie, è chiamato a dare il proprio contributo per garantire e ampliare la tutela dei minori, anche attraverso la conoscenza e la prevenzione di situazioni di potenziale pericolo", ha concluso.
Come da programma, l'incontro si e' chiuso con l'intervento di un rappresentante della Polizia Postale, il sostituto commissario della Polizia postale e delle comunicazioni di Roma Roberto Giuli, a seguito del quale ragazzi, insegnanti e genitori hanno potuto rivolgere le loro domande.
(Wel/ Dire)