Caffo: "'Non stare zitti' per sostenere diritti dell'infanzia"
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 27 nov. - "Dati e statistiche confermano che in ogni momento, da qualche parte in Italia, ci sono bambini ed adolescenti che hanno bisogno di qualcuno che stia in ascolto, e che sia pronto a dare un aiuto immediato, reale concreto, efficace. Ma soprattutto attento e sensibile".
Così Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro, in occasione della presentazione dell'indagine "Diritti inascoltati, cosa ci chiedono i nostri ragazzi", avvenuta all'istituto comprensivo Regina Elena di Roma.
"Per questo motivo- continua Caffo- portiamo all'attenzione di tutti, cittadini ed istituzioni, in Italia come all'interno di network internazionali che ci vedono protagonisti, la nostra campagna e rilanciando e diffondendo lo slogan: 'Noi non stiamo zitti'. I grandi nemici dell'infanzia oggi sono da una parte il silenzio e l'indifferenza, dall'altro l'eccessivo caos e clamore sollevato da chi conidera l'infanzia un buisness e la sua tutela un mestiere".
'Non stare zitti' significa per il presidente "portare in ogni occasione ed in ogni sede i diritti dell'infanzia, e battersi perche diventino un patrimonio comune". Significa, inoltre, sviluppare know-how, tecnologia, conoscenze ed "entrare in sintonia con i loro linguaggi ed i loro sogni renderli non solo partecipi ma protagonisti del loro destino". Poi aggiunge: "Posso raccontare Telefono Azzurro in tante maniere. Possiamo partire dai temi che vedono coinvolti, dai programmi che portiamo nelle città nelle scuole, nelle carceri, ovunque ci siano un bambino o un adolescente in difficoltà". Ma alla fine, conclude Caffo, "quello che davvero conta, ciò che davvero fa la differenza per chi tra i piu piccoli si trova in una situazione di bisogno è questo: che Telefono Azzurro c'è".
(Wel/ Dire)